Il Partito Democratico provinciale di Arezzo esprime profonda indignazione per la decisione dell’Amministrazione Comunale di Montevarchi di continuare ad applicare la misura discriminatoria del “pasto sostitutivo”: due fette di pane con l’olio per i bambini le cui famiglie risultano morose nel pagamento della mensa scolastica.
Questo provvedimento sta suscitando reazioni negative in tutta Italia, non solo perché amministrativamente discutibile, ma soprattutto perché inumano. Come si può negare un pasto completo a un bambino, esponendolo a pubblica umiliazione e rendendolo vittima di una colpa che non gli appartiene?
Le scuole devono essere luoghi di inclusione, non di esclusione. Se il Comune ha difficoltà nel recupero delle somme dovute, deve perseguire i genitori con gli strumenti che la legge mette a disposizione, non inventare provvedimenti che ricadono sui bambini.
Ringraziamo i nostri parlamentari Emiliano Fossi, Segretario regionale PD Toscana, Marco Furfaro della segreteria nazionale PD, con i deputati Laura Boldrini e Marco Simiani, che hanno presentato oggi un’interrogazione parlamentare sul “caso Montevarchi”.
Risulta inaccettabile la sufficienza e l’indifferenza con cui la Sindaca di Montevarchi sta trattando questa situazione: un atteggiamento cinico di fronte alla sofferenza e alla vergogna inflitte ai bambini.
«Noi crediamo che compromettere così il benessere dei bambini nella scuola pubblica, dove dovrebbero sentirsi accolti, protetti e sereni, sia una pratica incivile che dovrebbe essere proibita», dichiara la segretaria provinciale del PD Barbara Croci.
Coordinamento provinciale del Partito Democratico di Arezzo