Credete agli spiriti? O alle energie vaganti? Oppure ai fantasmi?
Un giorno, delle amiche ci invitarono a Marina di Grosseto per una seduta spiritica, ospiti di una medium che conoscevano. Ricordo che il tavolo a tre gambe si muoveva e si sollevava. Lo spirito che avevano evocato doveva essere quello di mio nonno. A un certo punto, cercai di tenerlo fermo, spingendo il tavolino con tutte le mie forze, mentre dall’altra parte qualcuno sembrava farlo alzare. La medium, infastidita, alla fine ci cacciò via. Uscendo, dalla terrazza mi lanciò addirittura una mela!
Un’altra volta, durante una serata autunnale sferzata dalla tramontana, mi trovavo in una vecchia villa del Settecento. Insieme a mio cugino e alla mia anziana zia, ascoltavamo un suono di catene interrotto da un tonfo sordo, come un ritmo inquietante: “ten, ten, ten, ten… duump.” Mi armai di una chiave inglese per controllare i rubinetti delle botti, e con una candela presa in prestito dalla cappella, salii al secondo piano. Aprii una porticina che conduceva a una scaletta di legno, con alcuni gradini rotti, che portava in soffitta. I primi passi furono decisi, ma appena iniziavo a salire, il rumore si ripeté, e mio cugino, spaventato, tornò giù di corsa, lasciandomi solo con la candela e la chiave.
Arrivato in soffitta, una ventata fece spegnere la candela. In quel silenzio inquietante, stavo quasi in piedi nel centro del sottotetto, quando il rumore ricominciò: “ten, ten, ten, ten… duump.” Accesi di nuovo la candela con il mio accendino e, alla fine di un’altra scaletta di legno che portava a una piccola torre, vidi che una porticina sbatteva al vento, mentre la catena del catenaccio, non bloccata, emetteva quel suono metallico. Qualcuno aveva lasciato la barra del fermo sollevata.
Anni dopo, una notte, mi trovavo con mia moglie e il nostro figlio appena nato. A un certo punto notammo una strana vampata sopra l’armadio, come un improvviso getto di gas incendiato, accompagnato da un suono simile a quello di un fornello difettoso che prende fuoco: “swamp!” Riesco a rendere l’idea? Eravamo immobili… che fosse energia cinetica? O forse… un’entità?