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venerdì, Marzo 29, 2024
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Il freddo e il grasso corporeo

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Questi giorni di intenso freddo stimolano gli adipociti bruni a consumare, a “bruciare” i nostri acidi grassi saturi per assicurare una temperatura costante al nostro corpo.
Cioè l’intenso freddo aiuta a dimagrire !

Ragioniamo 
In questi giorni la temperatura esterna è inferiore a 0° C.
Uscire di casa, dai luoghi riscaldati vuol dire esporre il nostro corpo ad una netta differenza tra la temperatura corporea e il contesto ambientate di ben 36° C e più !
Cioè noi abbiamo 36°C e l’ambiente esterno è a 0° C o sotto zero.

In questa condizione il nostro corpo umano CEDE CALORE all’ESTERNO, abbassa la sua temperatura interna, che deve essere immediatamente riportata a 36°C.
Non possiamo vivere sotto i 34°C.
Più è netta e continua la cessione di calore corporeo all’esterno e più è alta la quantità di grasso che il corpo deve “bruciare”.
Cioè una prolungata esposizione al freddo di questi giorni procura una netta perdita di grasso corporeo.

Poiché dobbiamo avere e mantenere la nostra temperatura corporea sempre superiore a 36°C, anche al variare della temperatura ambientale, esterna, il nostro corpo, i nostri adipociti bruni de” DEVONO LAVORARE di PIU’, consumando una quantità maggiore di acidi grassi saturi.

Questi sono l’unico carburante utilizzato dagli adipociti bruni (Brown Adipose Tissue) per produrre calore metabolico.
Per assicurare la costanza della temperatura corporea (termogenesi) l’organismo quando è immerso in un ambiente molto freddo deve “bruciare” più grasso.
Il risultato ?
Si perde grasso…si dimagrisce!

UN CORPO CALDO
Gli adipociti bruni (brown adipocytes) sono un particolare tipo di cellule deputate ad “riscaldare” il nostro corpo, in ogni momento.
Lavorano di più in inverno con il freddo intenso e meno d’estate con il caldo!
Gli adipociti bruni sono localizzati in prevalenza nella parte superiore del nostro organismo: tronco e base collo (vedi immagine sopra).
Le donne possiedono più adipociti bruni rispetto all’uomo.

I bambini nascono con una buona dose di adipociti bruni, poi con il passare degli anni gli adipociti bruni diminuiscono e la sensazione di freddo aumenta con il passare dell’età.
Un uomo e una donna adulta possono avere poco più di 100 grammi di adipociti bruni ((brown fat cell), mentre possono accumulare chili e chili di adipociti bianchi che non parteciopano alla termogenesi.

Gli acidi grassi saturi sono contenuti negli alimenti di origine animale (salumi, formaggi, panna, mascarpone, carni grasse…). Gli acidi grassi saturi (acido palmitico) possono essere ottenuti anche dalla trasformazione nel fegato di un eccesso giornaliero di carboidrati (lipogenesi).

Nei mitocondri degli adipociti bruni vengono ossidati, “bruciati”, gli acidi grassi saturi con produzione di calore metabolico, che viene assunto dall’acqua contenuta nel sangue che porta “il calore” a tutto l’organismo.

Esiste un centro di controllo della temperatura corporea, è localizzato nell’IPOTALAMO, un gruppo di neuroni cerebrali, che svolgono il compito di regia su tutte le funzioni vitali.
Sopra 42 °C e sotto i 34°C il vivere è difficile.

TERMOSIFONI ed OBESITA’
Una delle cause di obesità e sovrappeso possono essere anche i termosifoni, i nostri vestiti che ci proteggono dal freddo, sopratutto vivere in ambienti sempre riscaldati.
In queste condizioni gli adipociti bruni lavorano al minimo.
Invece stare all’aperto ed esporre il nostro corpo al freddo attiva il metabolismo, stimola gli adipociti bruni a “bruciare” grasso corporeo.
La temperatura corporea è una funzione vitale.

UN CONSIGLIO
Consiglio di controllare la vostra temperatura corporea con un comune termometro e se avete un valore al disotto di 36° C avete ALTERATO il vostro sistema di controllo e produzione (termogenesi) del calore metabolico, cioè della temperatura corporea.
Il risultato ?
Tendenza all’accumulo di grasso corporeo, difficoltà a dimagrire.

Consiglio a chi ha una continua sensazione di freddo, a chi ha una temperatura corporea sotto i 36°C di verificare la funzionalità della sua tiroide.

Buona giornata in salute.

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Dott. Pierluigi Rossi
Dott. Pierluigi Rossi
Laureato in Medicina Chirurgia è Specialista in Scienza della Alimentazione, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva. E’ stato Primario presso la ASL di Arezzo, Servizio Sanitario della Toscana, per 22 anni, Direttore della U.O. Direzione Sanitaria della stessa ASL, dove ha creato e diretto Ambulatorio di Nutrizione Clinica. Docente dal 1995 al 2009 di Scienza della Alimentazione presso la Università degli Studi di Siena. Docente (a.c.) presso la Università degli Studi di Bologna. E’ autore di un considerevole numero di ricerche scientifiche pubblicate in riviste italiane ed internazionali. Autore di libri. Ha fondato la Scuola di Alimentazione Consapevole, dirige e insegna in Master e Corsi di Nutrizione Clinica a medici, biologi, farmacisti e personale sanitario in molte città italiane e all’estero. Ha elaborato il Metodo Molecolare (Dieta Molecolare) che supera il calcolo giornaliero delle Calorie, considerato un artefatto scientifico perché il corpo umano utilizza per il suo lavoro metabolico solo energia chimica (ATP) e non certo il calore.

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