Per la terza volta nel giro di pochi giorni il Consiglio Comunale di Arezzo si riunirà il 22 marzo p.v. per decidere se approvare o meno l’atto di indirizzo presentato dalle opposizioni circa la costituzione di parte civile del Comune di Arezzo nell’udienza preliminare del processo penale Coingas/Estra/Multiservizi del 23 marzo, che “ vede come imputati, tra gli altri, il Sindaco Ghinelli, l’Assessore al Bilancio Merelli, l’attuale Presidente di Estra Macri’, il Consigliere Comunale Bardelli “Breda”, gli attuali amministratori di Coingas e di Arezzo Casa Scortecci e Roggi ed i due ex amministratori di Coingas ed Arezzo Multiservizi Staderini e Amendola.
Nelle due precedenti occasioni del 25 Febbraio e del 17 marzo uu.ss., i Consiglieri della maggioranza hanno fatto mancare il numero legale necessario per la validità della seduta consiliare, nella prima scomparendo magicamente dal video al momento della votazione e nella seconda neppure presentandosi.
A giustificazione di questo comportamento, di cui lasciamo ai nostri lettori giudicare la correttezza, il capogruppo della lista Ora Ghinelli 2025 Simon Pietro Palazzo ha dichiarato che la maggioranza nella sua totalità non ha partecipato al Consiglio Comunale, perché è indisponibile alle strumentalizzazioni giustizialiste della sinistra e perché ha voluto evitare un inutile costo ai concittadini aretini (sic !) e, più o meno sulla stessa linea sono state le dichiarazioni dei responsabili di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.
Non vogliamo entrare nel merito delle motivazioni, che hanno indotto la maggioranza ad abbandonare, prima, ed a disertare, poi, i lavori dei due Consigli Comunali, a parte quella dei costi delle sedute, che, francamente, ci pare alquanto risibile.
Ma, se la maggioranza e’ davvero convinta che l’atto di indirizzo di che trattasi e’ una mera strumentalizzazione politica o è, come qualcuno ha sostenuto, addirittura irricevibile, si assuma le proprie responsabilità senza crearsi alibi o scuse, assicuri il numero legale, lo metta in votazione ed, in quanto maggioranza, lo respinga, così come sempre e’ accaduto ed accade per tutti gli atti di indirizzo presentati dalla minoranza, sui quali non è d’accordo.
O forse i motivi, per cui la maggioranza vuole evitare a tutti i costi il voto sono altri, quali, ad esempio, l’esigenza di non mostrare una diversità di posizioni al proprio interno, tali da provocarne la spaccatura, oppure il timore che l’espressione ufficiale e formale di un voto contrario alla costituzione di parte civile del Comune di Arezzo, in un palese conflitto d’interessi, possa un domani portare ad una condanna dei singoli consiglieri comunali a rimborsare personalmente l’eventuale danno erariale – patrimoniale e non patrimoniale – sofferto dall’Ente a causa del loro comportamento omissivo ?
Ce lo dica la maggioranza in un sussulto di onestà intellettuale e di…coraggio !!
Maggioranza esanime: come può esserle possibile un sussulto…?!
Almeno un Voto da Campo !!!
Come sopravvivere con grigiore, opacità e furbizie di una giunta e di una maggioranza incapace di assumersi responsabilità.