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giovedì, Marzo 28, 2024
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L’orto invernale

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Oggi mi sono dedicato alla sistemazione dell’orto con verdura invernali:
radicchio pan di zucchero – radicchio variegato – scarola – cavolo nero – cavolella bianca- cavolo broccolo – verza – canasta.
L’orto cultura ‘ una rilassante terapia occupazionale e una scelta di sana alimentazione.
LE VERDURE INVERNALI
Nei mesi invernali il consumo di verdura fresca diventa monotono o piuttosto scarso rispetto alla stagione estiva.
Si tratta di una abitudine sbagliata, favorita dalle condizioni climatiche della stagione fredda e dall’aver perso anche il contatto personale con la produzione agro-alimentare.
I consumatori sono separati dal luogo della produzione del loro cibo.
Non era così in passato, quando si mangiava seguendo le stagioni del sole e dei prodotti stagionali della terra.
La verdura ricorda l’estate, quasi come se nell’orto invernale non fossero più disponibili ortaggi freschi di grande valore nutrizionale.

Esiste, invece, una documentata complementarietà nutrizionale tra i prodotti vegetali dell’orto invernale e la fisiologia del corpo umano durante la stagione fredda.
I nutrienti contenuti negli ortaggi invernali proteggono la loro struttura vegetale contro le basse temperature, per resistere alla riduzione della durata e della intensità della luce solare, per superare le variazioni climatiche tipiche dell’inverno.
Questi stessi nutrienti ingeriti con gli ortaggi, da mangiare per lo più crudi, proteggono anche l’integrità morfo-strutturale del corpo umano. Ciò che protegge i vegetali, protegge anche l’uomo. Questa è la naturale integrazione vitale tra il corpo umano e il mondo vegetale invernale, da rispettare per vivere in salute.

“CRUDITES” INVERNALI
Tre sono i vantaggi nutrizionali dati dalle crudités invernali.
PRIMO
Gli ortaggi invernali sono ricchi di fibra alimentare, in particolare di inulina, cellulosa e di emicellulosa.
Questi nutrienti favoriscono il tempo di transito intestinale degli alimenti ingeriti. Condizione molto utile per combattere la stipsi, favorita in inverno anche dalla riduzione dell’apporto idrico giornaliero, da una riduzione dell’attività motoria giornaliera e dalle situazioni sociali e di lavoro, tipiche della stagione fredda.
Chi soffre di stipsi, di diverticolosi intestinale, di sindrome del colon irritabile, di meteorismo può mangiare verdura cruda, finemente tritata.
La verdura cruda è inoltre una ottima fonte di acqua biologica, in particolare durante la stagione invernale, indispensabile per una corretta funzionalità dell’ intestino e del rene.
SECONDO
Gli ortaggi tipici e predominanti nell’orto invernale sono a foglia,
(vedere tabella termine articolo).
La loro importanza nutrizionale risiede nel loro elevato e particolare patrimonio vitaminico e nel loro stesso colore verde intenso.
Il verde è dato dalla clorofilla, un pigmento vegetale dotato di una forte azione anti-ossidante contro i radicali liberi dell’ossigeno che si formano all’interno delle cellule durante i processi metabolici di produzione di energia chimica e sono responsabili di devastanti azioni patologiche se non vengono prontamente bloccati da molecole dotate di azione anti-ossidante, come appunto ha la clorofilla.

ACIDO FOLICO e DNA
Nelle verdure a foglie verdi é contenuto l’acido folico, indispensabile per l’anemia e la integrità del DNA.
Gli ortaggi a foglia sono molto ricchi di una importante vitamina: l’acido folico.
Il suo nome deriva dal fatto di essere stato estratto per la prima volta dalle foglie.
E’ una vitamina essenziale nella formazione dei globuli rossi, nel metabolismo di alcuni aminoacidi, favorisce il rinnovamento di tutte le cellule dell’organismo sottoposte ad un stress ambientale maggiore durante l’inverno.
Anche questo è un altro esempio di stretta relazione tra il mondo vegetale e il corpo umano.

Come l’acido folico protegge l’integrità delle foglie degli ortaggi invernali, così protegge le cellule umane.
La carenza di acido folico causa l’anemia macrocitica (grandi globuli rossi con valore globulare medio superiore a 90 controllare esame emocromo, ma ridotti nel loro numero), produce astenia e debolezza, disturbi digestivi, alterazioni nella lingua e altri sintomi.
I soggetti più esposti sono i bambini, le donne in gravidanza, i giovani in rapido accrescimento a causa della loro attiva proliferazione cellulare e anche chi ha una intensa attività motoria giornaliera.
La cottura degli ortaggi a foglia verde provoca una considerevole perdita di questa vitamina delle foglie.
Per avere la sana dose giornaliera di acido folico : verdura cruda e fresca, perché verdura cotta perde l’acido folico.
Consiglio a chi non mangia verdura cruda a foglia verde di eseguire la ricerca della omocisteina nel suo sangue.
Se il suo valore è alto, vuol dire che non introduce acido folico e il suo DNA è esposto, è in sofferenza.
La omocisteina è più aggressiva del colesterolo contro le pareti delle arterie.

Quindi iniziare il pranzo e la cena con verdura cruda a foglie verdi, associata con ortaggi fibrosi, tutto finemente tritato per favorire la digestione gastrica.
Il verde intenso degli ortaggi invernali a foglia copre altri pigmenti colorati, come i carotenoidi.
I carodenoidi sono assorbiti meglio a livello intestinali se cotti.
Il grasso è giallo perché contiene carotenoidi.
VITAMINA C
La vitamina C predomina negli ortaggi dell’orto invernale.
Essi contengono dosi di vitamina C superiori agli agrumi di solito considerati la fonte principale di questa vitamina durante l’inverno.
La consistente presenza della vitamina C negli ortaggi a foglia durante l’inverno è un altro chiaro esempio di complementarietà nutrizionale tra il mondo vegetate della stagione fredda con l’organismo umano.
La vitamina C è essenziale per la difesa della integrità degli ortaggi a foglia, come è essenziale per la difesa dell’organismo umano dalle condizioni climatiche invernali avverse.
Per avere la sana dose giornaliera di vitamina C: verdura cruda e fresca, perché la verdura cotta non ha più la vitamina C.
TERZO
 Gli ortaggi invernali sono tra gli alimenti alcalinizzanti il corpo umano poiché contengono in larga misura potassio, calcio, magnesio, deboli acidi organici molto efficienti nel controllo dell’acidità tessutale.
La verdura invernale contribuisce in modo significativo al controllo della acidità del corpo umano.
Quando una persona ha una eccessiva alimentazione a prevalenza di cibo animale su quello vegetale, condizione tipica della alimentazione della stagione invernale, va incontro ad una variazione dell’acidità del proprio organismo con gravi ripercussioni sulla salute.
Gli alimenti vegetali, e in particolare i verdi ortaggi a foglie predominanti nella stagione invernale, svolgono un ruolo di “tampone” nel controllo dell’acidità corporea.
L’apporto fornito dagli ortaggi invernali di minerali e di acidi organici, dotati di una robusta azione di tampone nel controllo dell’acidità corporea è una azione protettiva insostituibile durante la stagione fredda.

Il valore nutrizionale degli ortaggi invernali varia in rapporto anche alla parte della pianta utilizzata (foglia, frutto, radice, fusto), alla varietà cui appartiene, al terreno in cui essa è stata coltivata. Gli ortaggi invernali, infine, apportano sostanze nutritive come aromi, enzimi, terpeni, il cui esatto significato nutrizionale non è del tutto conosciuto, ma certamente molto efficaci per il benessere ed efficienza delle nostre cellule.
Ogni stagione offre i suoi alimenti vegetali per la salute e l’efficienza del corpo umano.
Sta a noi saper guidare la mano che sceglie e porta il cibo dal piatto alla bocca, mangiando seguendo le stagioni del Sole.
La salute sta nel piatto in ogni stagione ed ad ogni età.
VERDE INVERNO

FOGLIE
 Indivia
Lattuga
Radicchio
Catalogna
Puntarelle
Cavolo Cappuccio
Cavolo Verza
Cavolo Bruxelles
Bieta
Spinacio
Valerianella
Soncino
Finocchio (grumolo)

FIORI
Broccolo
Cavolfiore
Carciofo
Cardo.
RADICI
Carota
Rapa domestica
Barbabietola a radice lunga
Scorzonera
FUSTO
Sedano bianco
BULBI
Porro
Scalogno
Cipolla
Aglio

Buona giornata in salute.

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Dott. Pierluigi Rossi
Dott. Pierluigi Rossi
Laureato in Medicina Chirurgia è Specialista in Scienza della Alimentazione, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva. E’ stato Primario presso la ASL di Arezzo, Servizio Sanitario della Toscana, per 22 anni, Direttore della U.O. Direzione Sanitaria della stessa ASL, dove ha creato e diretto Ambulatorio di Nutrizione Clinica. Docente dal 1995 al 2009 di Scienza della Alimentazione presso la Università degli Studi di Siena. Docente (a.c.) presso la Università degli Studi di Bologna. E’ autore di un considerevole numero di ricerche scientifiche pubblicate in riviste italiane ed internazionali. Autore di libri. Ha fondato la Scuola di Alimentazione Consapevole, dirige e insegna in Master e Corsi di Nutrizione Clinica a medici, biologi, farmacisti e personale sanitario in molte città italiane e all’estero. Ha elaborato il Metodo Molecolare (Dieta Molecolare) che supera il calcolo giornaliero delle Calorie, considerato un artefatto scientifico perché il corpo umano utilizza per il suo lavoro metabolico solo energia chimica (ATP) e non certo il calore.

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