A differenza del film con Julia Roberts, in cui si mangiava almeno, il trittico che propone Arezzo Notizie sulla sua pagina Facebook ha connotati diversi.
Certo, pur di strappare un click e una visualizzazione la testata informativa aretina, che fa capo a Confindustria ricordiamolo, si butta su questi squallidi mezzucci da clickbait.
Un post, sponsorizzato, creato da Arezzo Notizie stesso, invita i lettori a cliccare sulla foto di Papa Francesco, con la frase “Se anche tu ami Papa Francesco, clicca mi piace !”.
Con tanto di punto esclamativo ed imperioso, il monito è un episodio davvero misero, degno dei “buongiornissimi kaffe”, dei gattini e del “gomblotto” che imperversano sui social, davvero di bassa lega.
Se una testata giornalistica deve ricorrere a questi escamotage per strappare un like o una visualizzazione qualcosa non torna, quando invece dovrebbe essere la forza della notizia o la sua autorevolezza informativa sufficiente a creare un seguito.
Arrivare a queste iniziative da bar, automaticamente squalifica la testata, che da l’impressione di elemosinare attenzione a tutti i costi.
Inoltre riduce anche una figura religiosa importante come il Papa ad una macchietta da cliccare, tanto che qualcuno potrebbe anche offendersi.
Queste operazioni ricordano lo squallore di molti anni addietro, nei bagni degli autogrill, dove campeggiavano sui muri frasi come “se ami la f…a, tira un riga”.
La riga oggi la si tira su trovate del genere.