Domenica ci aspetta una battaglia vera, di quelle da vivere con il cuore in gola e la sciarpa al cielo! Si gioca al Benelli di Ravenna, in trasferta, ma non saremo certo soli: più di 600 amaranto pronti a farsi sentire, anche se mancheranno circa 200 tifosi dei gruppi organizzati, esclusi per i pochi posti concessi dalla società ravennate a causa dei lavori di ristrutturazione dello stadio.
Analizzando la partita avremo di fronte una squadra avversaria che gioca con un 3 5 2 , che non è strettamente difensivo a “caratello” cioè a mantenimento e “invecchiamento” di un risultato acquisito, ma ha dei ” quinti” laterali che hanno qualità di attaccanti piu che da difensori,…… E noi!??, Ma noi non siamo certo da meno: De Col e Righetti sono pronti a contenerli con grinta, e davanti Tavernelli e Pattarello possono fare la differenza grazie alla loro rapidità e potenza.
Se le fasce si annulleranno, allora tutto passerà per il centro, dove serviranno i muscoli e la testa di gente come Mawuli, Chierico e il nostro cavaliere senza paura, “Don Chisciotte” Cianci, che ha già che ha già colpito la sua pala!
Ed io, questa sfida al vertice, la seguirò in mezzo ai seicento” giovani” e forti, sfatando la battaglia del 1854 in Crimea, e noi vogliamo sfatare due tabù: quello del Benelli, dove l’Arezzo non ha mai vinto, e quello della sfortuna.
Forza Arezzo, tutti uniti per scrivere una nuova pagina di storia amaranto!










