L’Arezzo supera il Carpi, contro il quale non vinceva in casa da quasi 60 anni, e si conferma al primo posto in classifica, pur continuando a complicarsi la vita da sola. Dopo tre gare senza subire reti, nelle quattro successive gli amaranto sono sempre andati in svantaggio, riuscendo comunque a ribaltare il risultato in tre occasioni.
Anche oggi il gol subito nasce da un errore individuale: Venturi sbaglia un appoggio, liberando l’avversario che segna senza difficoltà. I frequenti passaggi al portiere, in presenza di una pressione alta avversaria, possono facilmente generare queste situazioni.
All’11° del primo tempo il Carpi passa in vantaggio, ma l’Arezzo pareggia grazie a Renzi. L’azione nasce poco dopo la metà campo: Mawuli, pur atterrato, passa a Pattarello; il numero 10 vede l’inserimento di Renzi e serve un filtrante che il numero 6 trasforma in gol superando Sorzi.
I padroni di casa, tornati a indossare la maglia amaranto, prendono fiducia e mettono in campo il loro gioco: attacco e pressione alta. La prima frazione si chiude sul pareggio.
Nella ripresa, Chiosa chiude una diagonale difensiva su Verza. All’11°, Tavernelli firma il gol del vantaggio: servito sul lungo linea, si accentra e scarica un tiro preciso nell’angolo alto alla sinistra di Sorzi. Lo stadio esplode in una standing ovation per il numero 21 in amaranto, con una rete di rara bellezza in Lega Pro.
Bucchi effettua tre cambi: fuori Pattarello, Chierico e Ravasio, dentro Iaccarino, Varela e Cianci. Il Carpi alza il baricentro senza creare pericoli, mentre Varela sfrutta ampi spazi per accelerazioni pericolose. Al 37’ altri due cambi, con Bucchi che passa alla difesa a cinque. Il match sembra destinato al 2-1, ma al 95° Cianci serve Varela, che entra in area, supera due avversari e chiude la partita con il 3-1 definitivo.
Con questa vittoria l’Arezzo raggiunge il Ravenna in vetta, superando l’Ascoli, e guida la classifica a 18 punti, appaiato al Ravenna e seguito dall’Ascoli a 17. Al quarto posto c’è il Gubbio, staccato di sei punti.







