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lunedì, Novembre 10, 2025
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Dal Medioevo alla scoperta dell’America

Il gossip di Cesare Fracassi
Dal castello perduto alle rotte oceaniche

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In una mia precedente scrittura ho raccontato del libro ritrovato in un anfratto sotto i ruderi del castello di Pietramala. Ma pochi sanno dove si trovi questo castello.
Per arrivarci bisogna prendere la strada per San Polo, proseguire verso Poti, e ad una curva svoltare a sinistra: dopo poco, ai piedi della collina, si incontrano i resti della costruzione.

Il castello, un tempo imponente, dominava il tracciato che collegava la valle del Cerfone – dove sorse il primo ritiro della Tuscar Canaglia – all’alta valle del Tevere, in una zona oggi abbandonata e attraversata dal torrente Chiassaccia. Il fiume conserva ancora in alcuni tratti argini in pietra lavorata; poco oltre si trova il vecchio mulino restaurato dal Raspanti, esperto di pietre e fossili africani preistorici.

Il maniero, in quell’epoca, era abitato dai discendenti di un vescovo e da Marco Tarlati, celebre anche per le sue doti calcistiche: in un antico “derby” con i fiorentini segnò un gol rimasto nella memoria. Gli ultras della “Florentiae”, furiosi, distrussero la dimora e avanzarono fino a Castiglioni, che da allora prese il nome di Castiglion Fiorentino. Era il 1385.

Si racconta che una giovane riuscì a nascondere un libro tra le rovine, testo prezioso che più tardi fu ritrovato da un pellegrino diretto ad Assisi lungo il sentiero 102. Mentre si stringeva i lacci dei gambaletti, scorse l’anfratto e vi rinvenne il manoscritto. Era un genovese della famiglia Piccioni, che in seguito lo donò a un parente perché lo portasse con sé nei suoi viaggi.

Quel libro, secondo la leggenda, giunse fino a Cristoforo Colombo. Nel suo primo viaggio portò con sé opere di un Aretino, un certo Pietro, poi censurate persino dagli indigeni delle nuove Indie. Nel secondo viaggio volle imbarcare invece il libro di storia aretina. Ma durante la traversata, a causa della scarsità di acqua potabile, fu colpito da dissenteria e lo usò come carta igienica. Così, tra le onde dell’Atlantico, il manoscritto andò irrimediabilmente perduto.

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Cesare Fracassi
Cesare Fracassi
Nato ad Arezzo nel 1946, in via Crispi 66, al suono della prima sirena del Fabbricone. Frequentò le elementari a Sant'Agnese, una scuola di vita e di battaglie. Dopo le medie, proseguì con il liceo classico e intraprese studi di medicina e giurisprudenza, completando tutti gli esami di quest'ultima. Calciatore dilettante, fondatore della squadra Tuscar Canaglia, sciatore agonistico e presidente della FISI provinciale. Esperienze lavorative: mangimista, bancario, consulente finanziario, orafo, advisor per carte di credito, ideatore della 3/F Card, registrata presso la SIAE (sezione Olaf n°1699 del 13/4/2000) con il titolo "Global System", agricoltore e, ora, pensionato.
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