Un gesto di arte e riconoscenza verso l’Arma. Questa mattina lo scultore aretino Lucio Mingrilli ha consegnato al Comando Provinciale Carabinieri di Arezzo una sua opera intitolata “È una battaglia”, collocata all’ingresso principale della caserma.
La scultura, in bronzo con base in travertino, è stata ricevuta dal colonnello Claudio Rubertà, comandante provinciale, insieme a una rappresentanza di militari. Nel ringraziare l’artista, l’ufficiale ha sottolineato l’alto valore simbolico dell’opera, che richiama lo stemma araldico dell’Arma definito ufficialmente nel 2002.
Il lavoro raffigura un leone coronato da foglie di quercia, sormontato dalla stella della Repubblica. L’animale stringe tra le fauci un serpente, sul cui corpo compare l’epigrafe “È una battaglia”. Alla base, un cartiglio riporta il motto storico dei Carabinieri, “Nei Secoli Fedele”, affiancato dal rilievo della granata fiammeggiante a tredici punte.
Classe 1980, Mingrilli si è formato in Studi Umanistici all’Università di Siena, con una tesi in arti applicate in età moderna. Appassionato sin da giovane di scultura, ha attinto ispirazione dall’arte classica greco-romana, dal mondo naturale e dagli animali. Le sue creazioni spaziano dai gioielli in microfusione fino a opere monumentali, con frequenti richiami ai miti dell’antichità reinterpretati in chiave contemporanea.
Dal 2009 l’artista sperimenta anche la fusione di bronzo, argento e oro, trasformando i suoi disegni e bozzetti in sculture e gioielli. Nei suoi lavori ricorrono figure come il fauno, il cavallo e richiami all’architettura classica.
Con questa donazione, Mingrilli ha voluto lasciare un segno concreto alla città e all’Arma, unendo arte e memoria collettiva.


