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venerdì, Luglio 11, 2025
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“Arancio meccanico”: la minicar discarica fa schifo davanti all’Ipercoop

Scempio a quattro ruote nel parcheggio dell’Ipercoop: la minicar trasformata in pattumiera ambulante sfida il decoro pubblico con arance marce e rifiuti assortiti.

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Dalla redazione de L’Ortica, sempre all’erta contro i campioni del degrado e della maleducazione civica, ecco l’ennesimo episodio di puro schifo urbano. Una di quelle scene che ti fanno girare le palle anche se sei buddista.

Ci troviamo nel parcheggio dell’Ipercoop, dove una povera minicar Citroën Ami, invece di ricaricare energia, ricarica solo indignazione. Posteggiata beatamente accanto ai bidoni della spazzatura (forse per sentirsi in compagnia), la vetturetta sembra essere stata trasformata in una succursale della Sei o, peggio, in una discarica mobile.

Dal parabrezza si intravede un’orgia di sporcizia e disinteresse: bucce di arancia marce allineate sul cruscotto come trofei, volantini pubblicitari, stracci zozzi, un secchio colmo di non si sa bene cosa – forse cemento, forse rifiuti da cantiere, forse resti umani (non vogliamo indagare troppo) – e altro ciarpame degno di una discarica abusiva.

Una visione indegna che fa domandare: ma questa macchina è ancora un veicolo o ha preso coscienza e si è autoproclamata bidone dell’umido? E soprattutto: dov’è finito il rispetto per lo spazio pubblico, per la decenza e per gli altri cittadini?

Non è solo incuria, è menefreghismo marcio, con quel tocco di faccia tosta tipico di chi probabilmente considera il cervello un optional. Come sempre, siamo costretti a fare quello che nessuno vuole fare: puntare il dito e gridare “BASTA!”

Alla cittadinanza l’invito: se vedete questo scempio, non voltatevi. Segnalate, fotografate, denunciate. Perché il degrado si combatte solo sputtanandolo. Alla luce del sole. E magari anche con un po’ di candeggina.

L’Ortica – Perché se non lo diciamo noi, ve lo mangiate con le arance marce.

Reazioni ufficiali (ma non troppo)

Polizia Municipale (Divisione Tolleranza Estrema):

“Il veicolo non risulta rubato, incendiato né occupato abusivamente, pertanto non rientra nelle priorità operative. La presenza di rifiuti all’interno è considerata ‘arredo personale’ finché non trasborda dal finestrino.”
Nel frattempo, si invita la cittadinanza a non disturbare con troppe segnalazioni, che rallentano il regolare svolgimento dell’attività burocratica, già provata dal caldo e dal torneo interno di briscola.
Firmato:
Il Comandante

Il Comune (Assessorato al Decoro e all’Impotenza Operativa):

“Siamo a conoscenza del veicolo in questione e della sua inaccettabile condizione, ma al momento le risorse sono concentrate su problematiche più urgenti, come il rifacimento delle strisce pedonali di fronte al bar dell’assessore. Valuteremo un intervento… dopo la stagione balneare. Forse.”

ASL (Ufficio Igiene e Malattie Inimmaginabili):

“Dopo un sopralluogo visivo a distanza (perché nessuno ha avuto il coraggio di avvicinarsi), si conferma che l’interno dell’auto ospita almeno tre ecosistemi autonomi e potenzialmente patogeni. In attesa di classificazione ufficiale, si sconsiglia il contatto diretto anche agli insetti.”

Comitato Cittadini Esaperati “BASTA MERDA!”:

“Siamo stufi di vedere quell’aborto su ruote marcire sotto il sole accanto ai cassonetti. Se il Comune non interviene, organizziamo noi una rimozione collettiva col muletto. E magari ci lasciamo dentro due sacchi neri per par condicio.”

5 Commenti

  1. caro Gino secondo me il sole ti ha dato un po’ alla testa. Se sono vere le risposte di comune e pm che hai pubblicato non ti reso neanche conto che ti hanno risposto in modo gentile e garbato. Si parla tanto di rispetto della proprietà privata, e non vedo cosa ci sia di così sbagliato da denuncia in quello che hai descritto. Posso essere d’accordo che io nella mia auto non lo farei ma poi punto e basta. Pensa te se andassi a fare articoli contro quelli che con questo caldo viaggiano in giacca cravatta e camicia (per me indecenti e puzzolenti) però….

    • Caro lettore,

      intanto grazie per aver letto e commentato, anche se, come si dice da queste parti, hai preso un po’ fischi per fiaschi.

      Il pezzo non era un attacco al decoro personale o al diritto di tenere i fazzoletti nel cruscotto, ma una denuncia – grottesca, satirica, sì, ma reale – del degrado pubblico e dell’indifferenza che lo accompagna. Quell’auto non è un semplice “spazio privato”: è parcheggiata in un’area pubblica, accanto ai cassonetti, visibilissima, aperta agli sguardi e al naso di tutti. E dentro non ci sono solo “oggetti personali” ma veri e propri rifiuti organici e materiali da cantiere, roba che se la lasci in cortile arriva l’ASL col disinfettante.

      Quanto alle “risposte garbate” di Comune e Polizia Municipale… beh, forse ti sei perso la parte in cui erano palesemente ironiche e parodiche. Nessuna istituzione ha risposto davvero. Il fatto che tu le abbia scambiate per vere la dice lunga su quanto ci siamo abituati a sentirci dire “vedremo” mentre intanto il marcio cresce.

      Infine, sul paragone con quelli in giacca e cravatta che puzzano col caldo: se un giorno iniziano a fermentare e colare liquidi sul sedile del bus, giuro che ne scriveremo. Fino ad allora, il vero problema non è l’abbigliamento, ma l’inciviltà elevata a mobilia urbana.

      Con rispetto,
      L’Ortica – il sole ci cuoce, ma non ci rincoglionisce.

      • Buongiorno
        leggo sempre gli articoli quando posso li trovo spesso piu interessanti di certi articoli su giornali plurititolati.
        Detto questo è evidente che ho preso un abbaglio e me ne scuso,
        Però è sembrato un articolo riempitivo con poco senso come certi servizi che trasmettono TG1 e TG5 soprattutto in estate e che spesso non hanno ne capo ne coda.
        Come dite voi …l’ortica punge e prude, finchè pungerete su fatti reali locali anche in barba al politically correct troverete in me un valido appoggio

        saluti

        • Gentile formichina,
          grazie per il suo commento e per la sincerità con cui ha espresso la sua opinione.
          Siamo felici che trovi spesso interessanti i nostri articoli, e le sue critiche — anche quando pungenti — sono per noi uno stimolo a fare meglio.
          Accettiamo le osservazioni sul pezzo in questione e ci fa piacere sapere che, quando si parla di fatti reali e locali, ci considera un punto di riferimento.

          Continui a seguirci e a farci sapere cosa pensa: il confronto, anche acceso ma costruttivo, è parte del nostro lavoro.

          Un saluto cordiale,
          Gino Perticai

  2. Voglio indignarmi di fronte all’inciviltà di alcuni, perchè il danno provocato è a scapito di tutti. La proprietà privata è salvaguardata sempre, ma l’inciviltà di alcuni non ha limiti e se ne frega della proprietà privatissima della salute generale assieme al comune. Visto che le malattie si stanno propagando e cambiando insieme al clima, , visto che l’inciviltà di pochi da fiato all’inciviltà di molti, necessita che chi di dovere sorvegli e non aspetti soltanto la segnalazione di volenterosi. Assessori, capi dipartimento devono scorrazzare in città e prendere i provvedimenti necessari, hanno i mezzi e l’incarico di far si che la città sia in buono stato gestionale. Il sindaco è anche responsabile della salute pubblica e per mezzo dei suoi dirigenti, operatori, aziende incaricate o dei Vigili Urbani ha l’obbligo di sorvegliare quanto non correttamente eseguito e in caso di privati hanno l’obbligo di far sistemare al privato cose che ingombrano e sporcano il suolo pubblico . Detto questo se ne puo dedurre che i cittadini devono comportarsi in modo civile e consono e il Comune deve rimuovere gli ostacoli, le vergogne pericolose con l’occhio rivolto ai cittadini in generale. Non lo fanno mai.

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Gino Perticai
Gino Perticai
Dal 1973 nel mondo della comunicazione, una breve esperienza Milanese con A.P.C. agenzia di Marketing, con l’avvento delle prime radio in Fm inizia una serie di esperienze nelle radio locali: Radio Torre Petrarca, Radio OK, Golden Radio, Radio Life,  fino al 1998 momento in cui l’innata curiosità e la voglia di sperimentare novità lo portano a maturare il primo interesse sul world wide web. E' da lì che nel 2000 nasce l’idea delle prime testate regionali on line. Fonda Arezzo Notizie e la dirige fino al Giugno 2016. l'Ortica è la sua nuova scommessa.
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