Estate che sa di luce, di piedi nudi sull’erba, di passi lenti,
senza fretta né meta.
C’è un’aria fine, particolare,
che scioglie il turbinio dei miei pensieri, li stende al sole come lenzuola abbaglianti e mi lascia respirare,
finalmente!
Odore di rosmarino e sale, a volte di mirto, e altre mirabili essenze. Una cicala vicino a me,
canta la sua felicità senza chiedere nulla.
E io,
tra le dita un frutto maturo e negli occhi
la voglia di credere ancora e ancora.
A tutto ciò che scalda,
che cresce, che mi fa sentire viva, che torna per rigenerarmi
anche dopo l’inverno più lungo.
Sabina Sabrina Crivellari