Arezzo è una città dai colori antichi, impressi nei vessilli delle sue porte e nei ricordi delle sue giostre. Tra questi, spiccano quelli dello scudo di Porta Crucifera, uno dei più noti e antichi, sebbene non il primo. Oggi rosso e verde, in origine — in epoca medievale — era rosso e argento, richiamando le terrecotte coralline e decorato da una croce gialla. A completare lo stemma, vi era un cavallo inalberato.
A proposito del cavallo, è interessante sapere che è detto “rampante” se rivolto verso sinistra, mentre è “inalberato” se rivolto verso destra.
Tornando ad epoche ancora più remote, è affascinante ricordare la scoperta della Donna dell’Olmo, l’essere umano più antico rinvenuto ad Arezzo, risalente a circa 45.000-50.000 anni fa. Accanto a lei furono ritrovati i resti di uno scheletro di cavallo e ossa di elefante, testimoni silenziosi di un passato remoto e misterioso.
Nel contesto della Giostra del Saracino, uno degli eventi più sentiti dalla città, una delle prime vittorie fu assegnata a Porta Burgi. Ma molti si chiedono: dove si trovava Porta Burgi? E perché la Lancia d’Oro venne poi attribuita a Porta Crucifera?
Porta Burgi si trovava all’est, nel luogo oggi chiamato proprio Porta Crucifera, che all’epoca conduceva fuori città verso il Borgo di Santa Croce, oltre le mura. Non esisteva ancora, infatti, la Porta Leopolda (o Porta di Santo Andrea), costruita solo nel XIX secolo.
I colori di Porta Burgi, bianco e verde, passarono infine a Sant’Andrea, ma la Lancia d’Oro no: quella fu celebrata da Porta Crucifera, e a lei fu assegnata.
Una storia fatta di colori, simboli, e misteri che ancora oggi animano le contrade e il cuore della città di Arezzo.
Per chi voglia informarsi sull’araldica cittadina di cui questo articolo vuole costituirne oggetto, ritengo possa essere di utilità il consultare i seguenti testi: Luigi Borgia A.I.H., “Privilegi araldici in favore dell’insegna del Quartiere di Porta Crucifera della città di Arezzo”, Rivista del Collegio Araldico, anno CXVII, Giugno 2020; Luca Berti, “Erano bianco-rossi gli stemmi civici aretini?”, Notizie di Storia, n. 49, Giugno 2023; Angiolo Cirinei, “A Siena l’immagine più antica del ‘cavallo’ aretino?”, Notizie di Storia, n. 50, Dicembre 2023.