C’è una filosofia che sento molto vicina: il PANTEISMO, che vede il divino in ogni cosa. Baruch Spinoza, uno dei suoi più grandi interpreti, diceva che tutto è parte di un’unica sostanza eterna, che lui chiamava Dio o Natura. Non c’è separazione tra noi e l’universo: ogni cosa, dal battito d’ali di una farfalla alla luce di una stella lontana, è connessa.
Anche Albert Einstein condivideva questa visione: dichiarava di credere nel Dio di Spinoza, un Dio che si manifesta nell’ordine e nell’armonia dell’universo, non nel controllo delle azioni umane. Per Einstein, la scienza e la spiritualità non erano opposte, ma due modi diversi di contemplare la stessa verità universale.
Questa visione ha ispirato e sta ispirando anche pensatori moderni come Elon Musk, che con la sua idea di un’umanità interconnessa e proiettata verso il futuro sembra seguire questa strada. Musk non è solo un imprenditore: la sua visione di un mondo in cui tecnologia, progresso e rispetto per la natura convivono dimostra come il pensiero spinoziano possa prendere forma concreta nella nostra epoca e speriamo che la sua visione e le sue imprese portino benessere a tutto il pianeta in molti campi.
Un gesto semplice che fa la differenza
Ma cosa significa, in pratica, vivere secondo questa visione? Per me, significa lasciare ogni luogo migliore di come l’ho trovato, perché ogni gesto, anche il più piccolo, conta.
Quando entro, per esempio, in un bagno pubblico e lo trovo poco in ordine, non riesco ad andarmene senza averlo sistemato un po’, prima e dopo l’uso. Prendo della carta nuova, raccolgo quella sporca per terra e rendo il luogo più presentabile. Non lo dico per essere apprezzata o per un senso di dovere: lo faccio perché sento che è giusto. Mi piace l’idea che anche i luoghi più umili possano essere migliorati da un piccolo gesto di cura.
È un esempio semplice, ma penso che rappresenti bene il mio modo di vivere. Migliorare ciò che mi circonda, lasciare il mondo un po’ più bello di come l’ho trovato, è il mio modo di onorare questa connessione universale. Non servono grandi azioni: basta una attenzione, un sorriso, una parola gentile, un gesto d’aiuto.
Le figure che ispirano il cambiamento
Ci sono state molte persone che hanno saputo tradurre questi principi in azioni o pensieri straordinari (non le cito in ordine di importanza, o cronologica, ma come mi vengono in mente):
Giordano Bruno (1548-1600): Filosofo e cosmologo italiano, sostenne l’infinità dell’universo e l’esistenza di mondi infiniti, sfidando la visione tradizionale. Bruno vedeva Dio come immanente nella natura e in tutte le cose, una concezione affine al panteismo spinoziano. Il suo pensiero, profondamente innovativo e rivoluzionario, lo portò a essere perseguitato e condannato al rogo. È ricordato come un martire della libertà di pensiero e un precursore di visioni universali e interconnesse.
Gandhi, ad esempio, con il suo celebre messaggio “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo,” ha ispirato milioni di persone a iniziare dalle proprie azioni quotidiane per trasformare la società. La sua vita, semplice ma rivoluzionaria, è un esempio di come il cambiamento parte sempre da noi.
Sigmund Freud (1856-1939): Il padre della psicoanalisi, Freud, era profondamente influenzato dal pensiero di Spinoza. Ammirava Spinoza per il suo approccio razionale e per la visione che l’essere umano non fosse separato dalla natura, ma parte di un ordine universale. Freud trovava affinità tra la filosofia spinoziana e la sua stessa indagine sulla psiche: entrambe mettevano l’accento sul determinismo naturale, considerando emozioni e comportamenti umani come parte di un sistema governato da leggi universali.
Un altro esempio è José Mujica, l’ex presidente dell’Uruguay, che ha scelto di vivere con umiltà, prima, durante e dopo il mandato, donando quasi tutte le sue retribuzioni ai poveri e dimostrando che la vera grandezza sta nel servire gli altri. Mujica è un leader che incarna l’idea che il potere non debba allontanare dall’umanità, ma avvicinare a essa.
Anche Immanuel Kant, con il suo imperativo categorico, ci invita a comportarci come se ogni nostra azione potesse diventare una legge universale. È una filosofia che spinge a vivere con etica e consapevolezza, pensando al bene comune.
E poi c’è Voltaire, il filosofo dell’Illuminismo che ha sempre difeso la tolleranza, la ragione e la libertà. Il suo pensiero ci ricorda che il progresso non può esistere senza il rispetto reciproco.
E molti altri ancora, come Jean-Jacques Rousseau, Blaise Pascal, Johann Wolfgang von Goethe, hanno riflettuto su idee affini, dimostrando quanto il pensiero spinoziano continui a ispirare generazioni diverse, epoche diverse e campi del sapere diversi.
L’interconnessione universale e il battito d’ali della farfalla
Credo profondamente che tutto sia collegato. Ogni nostra azione, anche quella che sembra insignificante, ha un effetto sul mondo. Mi viene in mente la metafora del battito d’ali di una farfalla in Italia, che può provocare un uragano dall’altra parte del mondo, magari in Nuova Zelanda. È un’immagine poetica, ma vera: ogni gesto crea un’onda che si espande.
Yin e Yang: l’armonia degli opposti
Mi piace pensare che tutto nell’universo sia fatto di equilibrio. Il concetto taoista dello Yin e Yang mi ispira profondamente: due forze apparentemente opposte – il pieno e il vuoto, la luce e l’ombra – che non sono in conflitto, ma complementari. Insieme, creano armonia.
Spinoza lo diceva in altri termini: nulla è separato, tutto è interconnesso. L’armonia non nasce dall’uniformità, ma dalla diversità che si bilancia. Quando agiamo con gentilezza, quando cerchiamo di migliorare ciò che ci circonda, stiamo contribuendo a mantenere questo equilibrio.
In questo Capodanno, mentre pensiamo ai nostri buoni propositi, mi piace l’idea che ogni piccolo gesto possa diventare un seme. Non dobbiamo fare promesse enormi o cambiare il mondo intero. Basta iniziare con ciò che abbiamo davanti: un pezzetto di carta da raccogliere, un sorriso da offrire, un atto di cura per chi ci sta vicino.
Quindi, in questo nuovo anno, ti auguro una cosa semplice: di vedere il sacro in ogni cosa, di riconoscere la bellezza tanto nell’infinitesimale quanto nel grandioso, e di vivere con la consapevolezza che ogni tuo gesto conta. Perché, alla fine, è vero: ogni piccola azione lascia un segno.
E se tutti facessero la propria parte, il mondo sarebbe davvero un posto migliore. Ma il vero segreto della felicità è coltivare la gratitudine: saper apprezzare tutto ciò che abbiamo e riconoscere la bellezza di ogni momento, piccolo o grande. La gratitudine ci armonizza con il mondo e ci permette di vivere con leggerezza, pienezza e pace. S.S.C.
Note a piè di pagina
1.Baruch Spinoza (1632-1677): Filosofo olandese, sviluppò il panteismo, una visione in cui Dio è l’universo stesso e tutto è interconnesso. Fu scomunicato dalla sua comunità ebraica per le sue idee rivoluzionarie, ma accolse questa espulsione come una liberazione.
2.Albert Einstein (1879-1955): Scienziato e fisico, dichiarava di credere nel Dio di Spinoza, inteso come l’ordine e l’armonia dell’universo.
3.Elon Musk (1971-): Imprenditore visionario, crede in un’umanità interconnessa e orientata verso un progresso universale e sostenibile.
4.Jean-Paul Sartre (1905-1980): Filosofo francese, padre dell’esistenzialismo, sosteneva la responsabilità personale e l’importanza di dare senso alla vita attraverso le scelte.
5.Viktor Frankl (1905-1997): Neurologo e psichiatra austriaco, fondatore della logoterapia, credeva che il significato della vita si trovi nella responsabilità personale, anche nei momenti più difficili.
6.José Mujica (1935-): Ex presidente dell’Uruguay, noto per il suo stile di vita semplice e per aver donato gran parte del suo stipendio ai poveri.
7.Gandhi (1869-1948): Leader spirituale e politico indiano, famoso per il suo messaggio: “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.”
8.Immanuel Kant (1724-1804): Filosofo tedesco, famoso per il concetto di imperativo categorico: agire in modo che le proprie azioni possano diventare una legge universale.
9.Voltaire (1694-1778): Filosofo francese dell’Illuminismo, sostenitore della tolleranza, della libertà e del progresso attraverso la ragione.
10.Jean-Jacques Rousseau (1712-1778): Filosofo e scrittore svizzero, sostenitore della bontà naturale dell’uomo e delle idee di uguaglianza e libertà.
11.Blaise Pascal (1623-1662): Filosofo, matematico e teologo francese, rifletté sull’interconnessione tra fede, ragione e il mistero dell’esistenza.
12.Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832): Poeta, scienziato e filosofo tedesco, celebrava l’armonia della natura e la connessione universale tra tutte le cose.
13. Giordano Bruno (1548-1600): Filosofo e cosmologo italiano…(raccontato sopra)
14.Sigmund Freud (1856-1939): Il padre della psicoanalisi, Freud, era profondamente influenzato dal pensiero di Spinoza. Ammirava Spinoza per il suo approccio razionale e per la visione che l’essere umano non fosse separato dalla natura, ma parte di un ordine universale. Freud trovava affinità tra la filosofia spinoziana e la sua stessa indagine sulla psiche: entrambe mettevano l’accento sul determinismo naturale, considerando emozioni e comportamenti umani come parte di un sistema governato da leggi universali.