Il Sindaco-Podestà ha rotto gli zebedei degli Aretini per oltre un anno dall’inizio della pandemia con centinaia di dirette televisive e FB, durante le quali mostrava, tutto soddisfatto, le immagini della città filmate dall’alto del DRONE e ne magnificava l’importanza e l’utilità ai fini della guerra contro il Covid-19.
Da qualche mese, però, di quell’apparecchio volante, che così tanto timore incuteva ai cittadini trasgressori dei divieti (soprattutto quelli di sosta), non c’è più traccia e questo è molto strano, perché ora più di prima servirebbe che se ne alzasse in volo qualcuno nelle sere dei fine settimana e nelle zone a rischio di movida selvaggia, un drone dotato di telecamera a visione notturna capace di fotografare e filmare e di altoparlante, dal quale potrebbero essere diffusi minacciosi avvisi e rimproveri personalizzati per fare rispettare le regole: versione moderna del furgone col megafono sul tetto.
Vi lasciamo immaginare l’effetto che potrebbero avere sui nostri giovani messaggi emessi dal drone con la voce del Sindaco, della (Vice) Sindaca o del Comandante della Polizia Municipale, del tipo: “Sei già alla terza birra“…”Vedi de ire a letto, che è tardi”...” Non traventare le bottiglie piene”….”Non pisciare lì “.
E, a proposito di urina, piuttosto che creare bagni pubblici, meglio sarebbe dotare il drone di un diffusore, che spruzzi liquido disinfettante, buono anche come antivirale.
Ironia a parte, arvogliamo il drone !!