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Pandemia, verso i pagamenti elettronici

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Anche se il modo con cui il Covid-19 si trasmette attraverso le superfici non è ancora certo, i pagamenti in epoca di coronavirus, effettuati  avvicinando la carta ai lettori abilitati sono in aumento.
Anche se dovendo digitare il PIN della propria carta sul POS, toccando quindi gli stessi tasti degli altri clienti,  siamo punto e a capo.

I pagamenti elettronici, soprattutto da smartphone, sono più sicuri di quelli in contanti. Secondo il New York Times, l’abbandono del contante è stato accelerato dalla pandemia,  sia per i clienti, che per i commercianti, favorire i pagamenti elettronici è uno dei modi più efficaci per contenere i rischi per sé e i propri dipendenti, obbligati dal loro lavoro ad avere contatti continui.

Secondo la società italiana SumUp, nella prima settimana dopo le riaperture del 4 maggio i pagamenti elettronici sono aumentati di oltre il 50% per cento.

In questo senso si esprime anche la Banca Centrale Europea: prima della pandemia l’80 per cento delle transazioni in Europa avveniva attraverso i contanti.

Lo percepiscono le società di carte di credito, che vedono un  aumento percentuale delle transazioni  e-commerce e dei pagamenti elettronici negli esercizi commerciali.
Le azioni di PayPal, che gestisce i pagamenti online  sono aumentate del 55 per cento nell’ultimo anno.

Secondo Il Movimento per i Pagamenti Elettronici,  il 10% delle transazioni economiche effettuate in contanti, rappresentano la corruzione, il pagamento di merci illegali, l’evasione fiscale, il pizzo, il lavoro nero, utilizzano al 90% il contante.

Secondo altri togliere il contante ci renderebbe più schiavi della banche, indebitando le famiglie, come accaduto in Finlandia dove con l’uso del denaro ridotto al 19% di quello totale, la percentuale di pagamenti con carta di credito o di debito dei consumatori finlandesi nei negozi è es aumentato dal 30% del 2000 all’81% del 2018.
Alla riduzione del contante è corrisposto però un indebitamento per ogni finlandese del 127% rispetto al proprio reddito.
(La rivelazione ufficiale è di Banca di Finlandia. )

Arrivare a eliminare del tutto il contante comporterebbe il rischio di emarginazione dei più poveri, che non possono permettersi una carta di credito, o un conto in banca.

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