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sabato, Marzo 22, 2025
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Arezzo, tutte le notizie di oggi: 24 Marzo

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Salta la Fiera Antiquaria di aprile

La decisone, è stata presa dal sindaco Ghinelli per evitare eventuali contagi, “Lunedì in giunta vareremo la delibera che cancella la manifestazione per aprile indipendentemente dall’eventuale proroga che potrebbe decidere il Governo”, lo ha annunciato il sindaco nel corso della diretta facebook pomeridiana.
Nel corso della videoconferenza il sindaco ha fatto il resoconto della P.M., che oggi con l’aiuto del drone ha effettuto 65 controlli, nel corso dei quali sono state accertate sei autocertificazioni mendaci, per i sei è scattata la denuncia sulla base dell’articolo 650.
Nonni sicuri “oltre ai numeri 0575377165-0575 377179 è stata attivata una terza linea, 0575377281, sempre in aiuto agli anziani e per tutti coloro che hanno bisogno”.
Coronavirus:  i nuovi casi certificati alla mezzanotte sono 9 

In Valdichiana uno dei casi registra una bambina di 4 anni ed anche l’unico ricoverato, nel reparto di malattie infettive, ha 89 anni.
Arezzo
-Donna 53 anni al domicilio
– Donna di 70 anni al domicilio
Casentino
– Donna di 45 anni al domicilio
– Uomo di 71 anni al domicilio
Valdichiana
– Donna di 89 anni ricoverata in malattie infettive ad Arezzo
– Bambino di 4 anni a domicilio
Valdarno
– Uomo di 49 anni a domicilio
– Donna di 51 anni a domicilio
-Donna di 47 anni a domicilio
Uno in città, tre in Valdarno, due in Casentino, tre in Valdichiana.
A questo punto il totale è di 197.
Iniziati i tamponi agli aretini nel piazzale dello stadio

Sono iniziati alle 15,00 nel piazzale dello stadio, dietro la curva ospiti, i tamponi prescritti dai medici agli aretini. (video)
In coda su di un percorso indicato dalla Polizia Municipale, fino ai pressi del gazebo dove in pochi minuti viene effettuato prelievo. I test terminati alle 18,30, sono stati 60.
Due persone sono state allontanate dai vigili urbani in quanto pretendevano di sottoporsi al tampone senza alcuna prescrizione.
Il servizio proseguirà anche nei prossimi giorni.

Covid-19: due nuovi casi a Cortona

Con questi due nuovi casi il numero dei cortonesi sale a sette, alcune persone sarebbero, legate alla farmacista di Camucia e sono seguite dalla Usl umbra, essendo residenti a Perugia.
Ne da notizia il sindaco Luciano Meoni con un video su Facebook.
Coronavirus, la terza vittima a Badia Tedalda

E’ morta un’altra donna, risultata positiva nei giorni scorsi insieme al vicesindaco e ad una volontaria della misericordia.
Dal sindaco Alberto Santucci su Facebook :
Rinnovando le più sentite condoglianze alla Famiglia per la dipartita della Cara Miranda Amantini, mi accingo ad aggiornarvi sulla situazione relativa al coronavirus a Badia e dintorni.
Al momento odierno si contano 3 persone decedute, 15 positivi già accertati più 11 positivi risultati dai tamponi di sabato scorso.Quindi il totale dei positivi al virus è di 26 persone totali (di cui 7/8 di Ponte Presale, 1 di Caprile, 1 di Pratieghi, e gli altri 16/17 di Badia Tedalda Capoluogo).
Tranne pochi casi, si tratta per lo più di persone facenti parte di famiglie che già avevano al loro interno almeno un contagio e che quindi erano già in auto isolamento fiduciario o prescritto con sorveglianza attiva.
Dei tre anziani della Rsa attualmente ricoverati in ospedale solo uno è risultato positivo mentre gli altri 2 sono negativi.Tutte le operatrici socio-sanitarie del centro anziani di Badia sono risultate negative e questo é molto importante. Domani pomeriggio verranno fatti altri 41 tamponi (33 al Palazzetto) e 8 (al centro anziani).
Questi 41 tamponi saranno fatti a 7 persone che hanno già avuto il tampone con esito incerto (e lo devono rifare), poi sarà fatto alle 4 signore asintomatiche (cioè stanno tutte bene) della Coop Il Sorriso (che adesso per maggior scrupolo cucinano per la Rsa dalla cucina delle scuole) e poi sarà fatto ad altre 22 persone di Badia che hanno la febbre o pur essendo asintomatici sono stati a stretto contatto (in casa insieme o in qualche altra occasione) con uno o più dei nuovi positivi dell’ultimo tampone.
A questo punto il personale AUSL si sposterà in prossimità della Rsa per fare tamponi a tutti gli 8 anziani (che ringraziando il Signore per il momento non hanno sintomi) in applicazione del principio di massima cautela.Riassumendo: 7 incerti + 4 cuoche + 22 nuovi + 8 anziani Rsa = 41 tamponi di domani pomeriggio. Ricordo che il servizio consegna farmaci a domicilio è già attivo e sarà da oggi esteso anche a Ponte Presale, Palazzi, Motolano e Colcellalto (io e il sindaco Franco Dori ci siamo appena sentiti telefonicamente e ringraziamo di ciò farmacia Salvati, Misericordie e medici).
Ricordo che chi è in quarantena o isolamento con sorveglianza attiva se esce commette reato e rischia l’arresto immediato. A tal fine i CC di Badia hanno gli elenchi e fanno già un bellissimo lavoro di supporto, vigilanza e controllo.
Per intensificare i controlli e punire severamente gli eventuali trasgressori ho appena fatto un comunicato a S. E. Il Prefetto dove chiedo anche una maggiore vigilanza dei Carabinieri Forestali, che non si vedono in giro da un po’.
Ieri notte ho preparato un’ordinanza comunale per limitare ancora di più gli spostamenti in uscita dal Territorio Comunale (esclusa l’Isola), essa è pronta ma per ora la tengo nel cassetto e per il momento non la firmo. Attendiamo fiduciosi tra due gg gli esiti dei nuovi 41 tamponi e poi decideremo il da farsi!
Tenete duro e non uscite.
Anche il pane si può dividere in due e congelare a pezzi, lo faccio anch’io ed è buonissimo.
Al Centro Chirurgico Toscano sono iniziati gli interventi chirurgici per pazienti provenienti dal San Donato

L’Equipe del Cct e dell’ospedale lavorano insieme per assicurare sicurezza e cure ai pazienti non contagiati mentre il San Donato è dedicato ai pazienti positivi.
Questo per impedire contagi e garantire interventi sicuri nei due percorsi così le sale chirurgiche del San Donato sono state trasferite inpoco tempo al Centro Chirurgico Toscano.
Già ieri sono state effettuati tre interventi chirurgici, tutti per urologia.

Coronavirus: a partire dall’11 marzo sono 545 gli aretini denunciati perchè «in giro senza motivo»

Nella giornata di lunedì, dopo le 79 di domenica gli aretini a finire nei guai sono stati altri 56, sorpresi dalle forze dell’ordine in città e in provincia per strada senza motivi giustificati: lavoro, salute, necessità.
Lunedì 23 marzo le persone controllate dalle pattuglie sono state 1.012.
Per tre persone contestato anche il reato di false dichiarazioni relativamente al modulo per l’autocertificazione. Nella stessa giornata controllate 413 attività, con tre denunce sempre per inosservanza ai provvedimenti delle autorità (articolo 650).
Il dato è quello che la Prefettura di Arezzo ha inviato al Ministero dell’Interno sulla base dei report inviati da polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia municipale, polizia provinciale.
Per il giudizio se ne parlerà tra qualche tempo, infatti l’attività giudiziaria è bloccata, tranne che per questioni urgenti con persone detenute.
I dati complessivi, nel periodo 11-23 marzo:
E’ stato chiuso un esercizio commerciale per dieci giorni, il titolare non garantiva il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale tra i clienti e metteva in vendita beni diversi da quelli consentiti.Persone controllate:11.461
Persone denunciate ex art. 650 C.P.: 641
Persone denunciate ex artt. 495 e 496 C.P. :20
Persone denunciate per altri reati: 20
Persone arrestate: 2
Esercizi commerciali controllati: 5.764
Titolari esercizi commerciali denunciati ex art. 650 C.P. : 11
Titolari esercizi commerciali sanzionati amministrativamente: 2
Sospensioni esercizi commerciali disposte:1
Nella giornata di ieri, i risultati dei controlli sono i seguenti:
Persone controllate: 1.012
Persone denunciate ex art. 650 C.P:  56
Persone denunciate ex artt. 495 e 496 C.P.: 3
Persone arrestate: 1
Esercizi commerciali controllati: 413
Senzatetto: il dormitorio di San Domenico rimarrà aperto 24 ore

Inflessibili con chi non accetta di lasciare la strada”Lo schema di accoglienza in questa fase di emergenza sanitaria e alla luce del nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri è necessariamente cambiato.
“Chi ha residenza in altri Comuni sarà invitato a raggiungere il Comune di residenza mettendosi in contatto con i servizi sociali di quel municipio.
Già da qualche giorno i servizi sociali stanno autorizzando l’ingresso in residenze assistite per persone che non erano le condizioni di avere un luogo sicuro, così da garantire la certezza di una presenza di aiuto costante”, continuano Sindaco e Assessore.
“Va da sé che non sarà tollerata nessuna ‘deroga’ e per nessuno: noi abbiamo il dovere di offrire opportunità, ma in questa fase anche chi ha scelto di non avere una fissa dimora deve entrare nei percorsi dell’accoglienza di emergenza e lo deve fare per ragioni di salute pubblica.
Chi non lo farà troverà da parte nostra un atteggiamento molto rigido con tutte le implicazioni di legge che, come sappiamo, arrivano fino alla reclusione.
Il dormitorio di San Domenico rimarrà quindi aperto 24 ore a partire dal 25 marzo e per il tempo dell’emergenza.
Si trasformerà quindi in una residenza “sociale”: sorveglianza, pulizia e consegna dei pasti saranno garantiti per la giornata, e rimane invariato il sistema di gestione per la parte notturna.
Sarà invece rimodulato il passaggio dei vigili giurati e della Polizia Municipale durante la giornata al fine di verificare la permanenza degli ospiti all’interno della struttura, e sarà inoltre organizzata la visita di un operatore sanitario.
La “Gruccia” diventa ospedale No Covid

Il direttore D’Urso: “Ecco come stiamo riorganizzando le strutture”
Ieri il direttore generale Antonio D’Urso ha fatto visita all’ospedale valdarnese per incontrare i dipendenti, avere un confronto con loro e ringraziarli per quanto stanno facendo.
Inoltre si è confrontato anche con il presidente della Conferenza dei Sindaci Sergio Chienni sulle varie questioni sanitarie relative alla vallata.“Nella riorganizzazione generale dei presidi della Sud Est, a cui stiamo lavorando per rispondere all’emergenza Coronavirus, quello di Montevarchi è il punto di riferimento per il ricovero dei pazienti No Covid – spiega il direttore – In particolare quelli affetti da patologie cardiovascolari e neuro vascolari, ad esempio.
Laddove un paziente sospetto Covid venisse preso in carico dal Pronto Soccorso, sarà opportunamente valutato. In caso di sospetto confermato, verrà trasferito all’ospedale di Arezzo”.L’ospedale della Gruccia, come tutti gli altri della Sud Est, viene rifornito quasi ogni giorno con Dispositivi di protezione personale di varia natura, ciascuno destinato ad un diverso uso, a seconda della tipologia di lavoro che viene effettuato.
Le mascherine chirurgiche consegnate negli ultimi giorni sono di tre tipi: quelle classiche cioè chirurgiche (usate in sala operatoria), quelle in tessuto non tessuto fornite dalla Regione e, infine, quelle della Protezione civile.
I Dispositivi sono tutti forniti da canali ufficiali e individuati come idonei a garantire la sicurezza dell’operatore e del paziente.
Le strutture ricettive per evitare le occasioni di contaminazione ed il contagio in famiglia

La AUSL Toscana sud est ha approvato oggi le linee d’indirizzo per il convenzionamento con le strutture alberghiere del territorio.
Questa misura, infatti, rientra tra le tante messe in atto, su tutto il territorio aziendale, per l’alleggerimento del carico assistenziale sulle strutture ospedaliere dell’AUSL e favorisce il contenimento del contagio del coronavirus.
È utile sia dal punto di vista della sicurezza degli operatori sanitari che dei cittadini.La convenzione consentirà all’AUSL Toscana sud est di poter utilizzare, nel caso in cui ve ne fosse necessità, le strutture alberghiere al fine di ottenere la massima efficacia della misura della quarantena e dell’isolamento fiduciario. L’intero costo dell’operazione sarà a carico dell’Azienda USL Toscana sud est, che provvederà anche, tra le altre cose, alla sanificazione delle stanze e alla fornitura dei pasti.
Le strutture ricettive, il cui elenco è stato stilato sulla base delle disponibilità fornite dalle associazioni di categoria degli albergatori e dai Comuni, saranno quindi utilizzate come veri e propri complessi collettivi d’assistenza. In questi sarà dunque possibile garantire l’isolamento per diverse categorie.Gli alberghi saranno infatti destinati a pazienti paucisintomatici, quelli cioè senza necessità di ricovero, a pazienti a cui è stato diagnosticato il coronavirus ancora in fase iniziale, o a quelli dimessi dall’ospedale che sono ancora positivi ma presentano condizioni stabili.
Potranno essere ospitati negli alberghi convenzionati, ma in strutture esclusivamente dedicate, anche i pazienti che non abbiano ancora effettuato il tampone e che necessitano di un periodo di quarantena.Queste strutture potranno ospitare anche operatori sanitari positivi al coronavirus ma asintomatici, oppure negativi al coronavirus, che siano residenti fuori la provincia dove lavorano o in servizio presso il servizio sanitario toscano e che continuino a lavorare nel proprio reparto.
Una ulteriore misura di sicurezza a tutela dei familiari degli operatori sanitari, anche per tutti quelli che si sono da poco trasferiti, o dovranno farlo, per poter iniziare a lavorare negli ospedali dell’Azienda Toscana Sud Est.

Coronavirus, servizio telefonico in lingua per gli stranieri

Alcuni mediatori faranno da “cerniera” tra i cittadini e il loro medico
Numeri di telefono a cui rispondono alcuni mediatori, i quali possono aiutare i cittadini stranieri residenti nel territorio della Sud Est a reperire le informazioni sul Coronavirus.
Il servizio, voluto e organizzato dalla Asl, si rende necessario perché a volte gli stranieri non riescono a comunicare con il loro medico di famiglia o con l’Azienda per motivi linguistici. E’ invece importante, in questo momento storico, che le informazioni sul Coronavirus siano chiare a tutti. Entrano quindi in gioco i mediatori che potranno fare da “filtro” tra il cittadino straniero e il suo medico.Il servizio è attivo da oggi, dal lunedì al sabato in orario 14 – 16.Ecco i numeri da chiamare:Lingua inglese: tel 389 0917542
Lingua francese: tel 327 1973237
Lingua bengalese: tel 380 2183601
Lingua urdu: tel 389 0917542
Lingua hindi: tel 389 0917542
Lingua araba: tel 327 1973237

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