Finalmente dopo sei anni Arezzo recupera una delle sue eccellenze.
Il polittico di Pietro Lorenzetti, datato 1320, tornerà nella sua collocazione sopra l’altare della Pieve di Arezzo.
Un lavoro durato troppo tempo, ma effettivamente le previsioni iniziali si sono rivelate sbagliate, e una volta scoperto che i danni fatti dal restauro del 1976 erano notevoli, si è pensato di procedere ad effettuare lavori ritenuti necessari per non tornarci sopra in un secondo tempo.
Questo ha allungato i tempi e asciugato i fondi disponibili.
Così, mentre il lavoro procedeva lentamente, si è andati alla ricerca dei denari necessari al completamento del restauro.
Ecco spiegato perché ci sono voluti sei lunghi anni per finirlo.
Corona Virus permettendo, in aprile ci sarà il ritorno solenne laddove a sostiuire il polittico faceva brutta mostra di sé una gigantografia che serviva solo per segnalarne l’assenza.
Si sa che la pieve, da quando fu ripulita dagli orpelli e risistemata, nel lontano 1820, non contiene molte opere d’arte, sebbene di valore, ma questo polittico ne valorizza la parte rialzata in modo decisivo.
Gaudium magnum!
NB: nella foto di mezzo si notino le cornici che un tempo completavano il polittico e oggi scomparse, solo disegnate e bianco e nero