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giovedì, Maggio 8, 2025
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Le grandi aree dismesse ad Arezzo si moltiplicano, urge una soluzione

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Ex Mercato Ortofrutticolo

Ex inceneritore, ex Valli Zabban, ex Uno A Erre, ex Lebole, ex Sicap, ex mercato ortofrutticolo… l’elenco di schifezze edilizie cui ormai dobbiamo abituarci si sta allungando e all’orizzonte non si vedono soluzioni al problema.

Un bel po’ di chiacchiere sull’area ex Lebole; qualche tentativo di vendita andato a vuoto di quella un tempo sede della Uno A Erre; qualche progetto abortito per l’ex mercato ortofrutticolo; qualche trafiletto di giornale per le altre grandi aree dismesse e niente più.

Ex Valli Zabban

Ai tempi di Lucherini sindaco tutto quell’abbandono sarebbe stato trasformato in aree edificabili, a costo di esaurire il mercato edilizio, ma oggi no, perché il mercato edilizio sul nuovo ad Arezzo non c’è più, complice anche il citato Lucherini.

 

E allora che fare?
Realizzare impianti sportivi o bonificare in attesa che tornino tempi buoni per l’edilizia pare l’unica soluzione, almeno per alcune aree tra quelle citate.

Ex inceneritore

Non è facile, anche perché le proprietà oggi sono spesso in bilico a seguito di fallimenti, ma intanto si potrebbe cominciare dall’ex inceneritore di via della Cella, subito sotto lo Junior Tennis Club.
Definire l’area fatiscente è farle un complimento e nelle immediate vicinanze c’è una zona residenziale, oltre a un paesaggio semi collinare di pregio.

 

Ex Sicap

Qualcuno ci pensi, anche in vista della imminente campagna elettorale locale…

 

 

 

 

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Pietro Aretino
Pietro Aretino
« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco, che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo, scusandosi col dir: "Non lo conosco"! » (Ironica epigrafe indirizzata all'Aretino da Paolo Giovio[1]) È conosciuto principalmente per alcuni suoi scritti dal contenuto considerato quanto mai licenzioso (almeno per l'epoca), fra cui i conosciutissimi Sonetti lussuriosi. Scrisse anche i Dubbi amorosi e opere di contenuto religioso, tese a farlo apprezzare nell'ambiente cardinalizio che a lungo frequentò.
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