Le donne nel nostro Paese vivono in media cinque anni in più degli uomini.
Secondo l’Istat: 85,2 è l’aspettativa media di vita delle femmine, 80,8 quella dei maschi.
Questione di genetica, maggiore disponibilità a fare prevenzione, e abitudini alimentari.
Dall’ indagine emerge che nel piatto di lei finiscono più proteine, ma soprattutto più verdure e vitamine con azione antiossidante .
Oggi il pasto in comune della famiglia è alla sera, a pranzo si mangia fuori casa, per motivi di studio e di lavoro, e le scelte femminili si dimostrano più virtuose, frutta e verdura di stagione, carboidrati integrali, pesce e legumi.
Nel corpo femminile i chili in più tendono a distribuirsi su fianchi e gambe, lontano dagli organi, nei maschi è più frequente il grasso viscerale,quello del girovita, più dannoso per la salute cardiovascolare
Anche se non possono decidere dove si depositerà il chilo in più, gli uomini possono però abbandonare le cattive abitudini come il consumo di alcol (tre volte maggiore rispetto alle donne) e di bibite zuccherate e il fumo (il 69% delle donne osservate nello studio non ha mai fumato, mentre la metà degli uomini sono o sono stati fumatori).
Se i maschi sono più propensi a esagerare con carni rosse, alimenti processati, fritti e carboidrati raffinati, anche le femmine un punto debole ce l’ hanno: i dolci.
Bisognerebbe mangiarli solo occasionalmentese la voglia è tanta si può puntare sul cioccolato fondente, stimola il sistema nervoso e ha potere antiossidante, benefiche, ma che non autorizzano a un consumo quotidiano.