Dalla premessa del discorso pronunziato ieri in Consiglio Comunale dal Sindaco Ghinelli abbiamo appreso – e con noi tutti gli aretini – che…”sul sindaco, specie quello di una piccola realtà come la nostra ed in una situazione economica come quella attuale, vengono, spesso impropriamente è vero, quotidianamente riversate le problematiche che affliggono la grande impresa locale come l’ultimo dei cittadini di Arezzo.
E il sindaco deve ascoltare tutti, e guai se prova a sottrarsi! …
E le questioni che vengono poste all’attenzione del sindaco sono le più varie, dalla grande infrastruttura, finanche a beghe di condominio, e, specie in questo dannato periodo, non mancano certo le difficoltà di natura economica…”
Ah, averlo saputo prima !
Sai quanti “guadrini” noi Aretini avremmo risparmiato per risolvere i nostri problemi, se avessimo chiesto l’aiuto/conforto del nostro Primo Cittadino !
Per esempio, avremmo potuto chiedergli di intervenire, perché non andavamo d’accordo con nostra moglie e, zac, senza bisogno di avvocati o psicologi, ecco Ghinelli pronto a riportare la pace in famiglia ; se l’inquilino del piano di sopra, di notte, tiene troppo alto il volume della televisione, ci saremmo potuti rivolgere al sindaco e ci avrebbe pensato lui a farglielo abbassare ; se, trovandoci in difficoltà economiche, avessimo avuto necessità di un prestito di 150-200mila euro e la banca fosse stata riluttante a concederlo, saremmo andati dal sindaco, il quale, certamente, una buona parola ce l’avrebbe messa.
E se, nonostante il suo autorevole intervento, la banca ci avesse egualmente negato il prestito, poco male: la nomina ad amministratore di una delle società partecipate del Comune non ci sarebbe stata certamente negata !!!