Alla prima prova dei fatti, la “poderosa” macchina organizzatrice dell’Amministrazione Comunale, che, con la tanto auspicata riforma del Regolamento della Giostra del Saracino del febbraio di quest’anno e l’abolizione dell’Istituzione, si è auto restituita le competenze della gestione diretta e della promozione della più importante manifestazione cittadina, ha sostanzialmente retto all’urto degli eventi atmosferici, che ne hanno avversato e messo a rischio lo svolgimento.
Infatti, si è dovuto far fronte alla pioggia, che ha cominciato a cadere sempre più copiosamente proprio all’ora di inizio del corteggio storico (annullato) e quando ormai erano stati tolti, alquanto inopportunamente, i teloni che coprivano la lizza.
Eppure, non era poi così difficile immaginare che piovesse, visto che tutti i servizi metereologici locali e nazionali avevano previsto per Arezzo pioggia, qualcuno (meteo.it) addirittura ipotizzandone, sia l’ora, che l’entità (inizio alle 18 e pioggia “abbondantissima” alle 20).
L’essere riusciti a far svolgere la Giostra con una sola ora di ritardo torna a merito di tutti gli addetti ai lavori, in primis degli operai del Comune, costretti ad una fatica supplementare dopo dieci giorni di intenso lavoro.
Non osiamo neppure immaginare cosa sarebbe successo, se non si fosse stati in grado di correr Giostra e, per questo motivo, considerato che nessuno si è preoccupato di dare un’occhiata o di tener fede alle previsioni del tempo, crediamo che l’Amministrazione Comunale, in vista della Giostra di Settembre, vorrà colmare questa lacuna, costruendo e mettendo in orbita un satellite metereologico, cui potrebbe essere dato il nome di Gamurrelli 1 (o, se si preferisce, Ghinurrini 1) e creando il Comitato dei Metereologi, che ne recepisca ed analizzi i dati e possa fornire alla Consulta dei Quartieri ed al fondamentale (?) Consiglio della Giostra previsioni del tempo sicure ed affidabili.