Fino a oggi “la questione turismo ad Arezzo è stata affrontata con iniziative improvvisate e poco efficaci”, ma con la fondazione tutto cambierà.
Parola di Anna Lapini, presidente della Confcommercio aretina e Toscana.
Arezzo in Tour è il nome dato alla nuova nata e insieme al comune a gestirla sarà appunto Confcommercio.
Non ne dubitavamo, visto che quasi tutte le iniziative (in questo ambito) della pubblica amministrazione ghinelliana hanno portato la targa di quell’associazione.
Ma oggi è proprio la Confcommercio a dirci che fin qui si era scherzato.
Per la verità più di un sospetto era venuto anche a noi nel momento in cui si parlava di toccasana per il turismo ogni volta che si tenevano manifestazioni come Back in Time o mostre di artisti semisconosciuti in piazza San Francesco.
E’ vero che la crisi e i tagli ai fondi dei comuni hanno avuto il loro peso, ma non si può non vedere che a Pisa, Siena e Lucca, per fare degli esempi non troppo dissimili da quello di Arezzo, si organizzano manifestazioni di livello in grado veramente di attrarre pubblico da fuori contado.
La mossa più importante da mettere in campo, se si vuole aumentare il numero degli arrivi anche da oltralpe, è però quella di applicare prezzi europei per i gruppi di turisti. E’ semplice: significa adeguarsi agli altri paesi europei, ma anche a Siena, Lucca e Pisa, per quanto riguarda prezzi e pacchetti di promozione.
Questo ci permetterebbe di fare accordi con tour operator in grado di far sbarcare dalle nostre parti migliaia di turisti.
Se contemporaneamente si riuscisse anche a trasmettere l’idea che Arezzo è un luogo ideale per la sosta plurigiornaliera per via della propria posizione geografica strategica (poca distanza dall’Umbria e da molti luoghi della Toscana turistica…), allora tutto prenderebbe un’altra piega.
Basterebbe questo a migliorare di parecchio i numeri e se occorre una fondazione per farlo allora siamo sulla strada giusta, altrimenti saranno soldi e tempo perso.
Avendo noi come assessore al turismo un albergatore che ha sempre difettato in udito quando si parlava di prezzi europei (e se ne è parlato spesso, fin dai tempi di Fanfani sindaco), dubitiamo fortemente che il miracolo si possa verificare ora.