Raccontiamo della complessa relazione tra Voltaire e la sua “Minerva”, Gabrielle Émilie Le Tonnelier de Breteuil, celebre matematica e donna di straordinaria cultura, sposata con il militare Florent Claude, Marchese di Châtelet-Lomont. Ah, questi francesi: non basta indicare il luogo, devono sempre aggiungere dettagli genealogici e geografici!
In ogni caso, il ménage à trois tra Voltaire, Émilie e il marito andava avanti con una certa discrezione. Tuttavia, Émilie, vivace e curiosa, si stancò della monotonia e si invaghì di un altro uomo: Jean-François de Saint-Lambert, un giovane militare e poeta malinconico, dieci anni più giovane di lei.
Saint-Lambert, aiutante di camera del re Stanislao Leszczyński, ex sovrano di Polonia esiliato dai russi e rifugiato in Francia, godeva della protezione del suocero reale, avendo ottenuto il Ducato di Lorena.
La svolta arrivò in un giorno inaspettato: Voltaire, rientrando da una lunga passeggiata nel parco del castello, trovò Émilie intenta a “suonare un nuovo strumento” insieme a Saint-Lambert. In un primo momento fu colto dalla furia e quasi aggredì il rivale, ma si calmò rapidamente.
Per un breve periodo, la situazione si trasformò in un ménage à quattro, un delicato equilibrio che durò finché la salute di Émilie resistette. Purtroppo, una malattia improvvisa la strappò alla vita, lasciando il marito, Voltaire e Saint-Lambert a dirle addio.
Una storia che mescola amore, intelligenza e passione, con quel tocco di ironia che solo il XVIII secolo poteva offrire.