Ancora una volta, a distanza di pochi giorni, i Carabinieri della Compagnia di Sansepolcro arrestano un’altra persona, già nota per reati contro il patrimonio, che si aggirava tra la provincia di Perugia e la Valtiberina in compagnia di un complice denunciato a sua volta a piede libero.
I due si erano organizzati al fine di commettere una serie di truffe a danno di esercizi commerciali.
Questa volta l’arrestato è un italiano di circa trenta anni che, nel primio pomeriggio, in compagnia di un complice anch’egli italiano, che gli faceva da autista, a bordo di un’utilitaria presa a noleggio, giravano a tappeto tra i centri commerciali perugini e tifernati, fino a quando si sono immessi sulla statale E45 in direzione di Cesena e sono stati fermati dai Carabinieri della Stazione di Pieve Santo Stefano, impegnata in un controllo alla circolazione stradale.
I militari hanno notato che i due trasportavano diverso materiale di discreto valore, e così insospettiti sono scattati gli accertamenti che hanno fatto risalire ai negozi dove tali beni erano stati prelevati.
La verifica incrociata delle banche dati delle forze dell’ordine ha fatto il resto: la carta d’identità utilizzata in loro possesso, è risultata falsa ma ben riprodotta, utilizzando tecnologie tali da poter trarre in inganno i meno esperti; sono stati trovati inoltre altri documenti, la cui provenienza dovrà essere valutata.
La fattura della carta d’identità contraffatta, ha tratto in inganno gli addetti alla vendita dei negozi colpiti, che non si sono accorti dell’imbroglio ed hanno acceso i contratti di finanziamento permettendo al probabile truffatore di portare via con sé: 2 telefoni cellulari iphone, i relativi auricolari, un ferro da stiro ed altri accessori per un valore totale di circa 4.000 euro.
Dunque è scattato l’arresto per il possesso dei documenti falsi a carico di uno dei due ed anche in questo caso, i Carabinieri hanno sequestrato quanto rinvenuto in attesa dei provvedimenti della magistratura inquirente per la restituzione ai legittimi proprietari, mentre per le truffe compiute insieme verranno giudicati successivamente dal Tribunale di Perugia, poiché gli episodi fino ad ora emersi sono stati compiuti in quella giurisdizione.
I due uomini saranno entrambi segnalati per l’irrogazione del foglio di via obbligatorio, grazie al quale non potranno fare ritorno in questo territorio.