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venerdì, Marzo 29, 2024
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I multipiani di Ghinelli tra sogni e realtà

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Abbiamo scritto della soluzione, che il Sindaco Ghinelli, due giorni fa, ha promesso di cominciare a studiare per la realizzazione di un parcheggio multipiano a Campo di Marte ed abbiamo ricordato che tale ipotesi era stata prospettata sei anni prima dall’allora Assessore e Vicesindaco Gamurrini, senza che avesse avuto il il benché minimo seguito.

E nulla ad Arezzo come il tema del traffico, dei parcheggi e dei servizi nel centro storico, specialmente in questo periodo, alimenta la polemica tra i cittadini, inducendo l’Amministrazione Comunale a proclamare soluzioni difficili da realizzare, soprattutto in tempi rapidi, a cui raramente seguono fatti concreti.
Abbiamo molti esempi della politica degli annunzi, nella quale si sta distinguendo il Comune di Arezzo.

Uno di questi annunzi, forse il più interessante ed importante per alleggerire gli annosi problemi dell’accesso e della sosta nel centro storico, risale proprio a sei anni fa e non si riesce a comprendere perché sia passato nel dimenticatoio:

“” Arezzo, 18 ottobre 2015 La giunta vara il piano triennale delle opere pubbliche da qui al 2018.
Non mancano le sorprese.
Numerosi gli interventi in cantiere.
Torna con la giunta di centrodestra anche il progetto, targato Ghinelli pure all’epoca, di un parcheggio interrato a due piani al Gioco del Pallone e, da lì, salire con una rampa di scale mobili fino a Borgo Santa Croce: costo dell’opera, nel primo dei tre anni del piano, 6 milioni.
«Saranno 200-250 i posti auto, il project viene riproposto alla stessa società con la quale, a suo tempo, era già pronto il progetto esecutivo.
Per ora le scale mobili si fermeranno a Borgo Santa Croce, in seguito potremmo riprendere l’idea di arrivare in viale Buozzi, al Prato, attraverso un percorso meccanizzato».””

Si tratta di un progetto brillante, che molte città italiane con il centro storico in alto (vedi Siena, Perugia, Urbino ecc.) hanno adottato e che nel caso di Arezzo, costituirebbe un ulteriore accesso e punto di sosta da est, affiancando quello da nord con le scale mobili di Via Pietri e sarebbe anche l’occasione per dare una sistemazione ad un’area di terreno, ora come sei anni fa, poco e male utilizzata.

Solo un sogno il nostro o, come direbbe un ex parlamentare amico dell’Ortica, un progetto “a mai”, perché Arezzo è la Città delle occasioni perdute ?
Può essere, ma niente e nessuno può impedirci di sognare.

2 Commenti

  1. Che dire, molte verita’ .
    Ricordo pero’ anche opere annunciate da altri ed in altri tempi politici,con maggioranze compatte e solide, che tuttavia non si sono mai avverate.
    Persino lavori di maggiore utilita’ pubblica annunciati come imminenti sono finiti nel dimenticatoio sebbene sotto la guida della Regione e delle Province interessate, tutte allora politicamente allineate.
    Una su tutte lo snodo della due mari di Olmo, che fu dato, ripetutamente, terminato per la meta’ degli anni 90 Meno male che almeno un infrenio e una rotondina alla fine c’e’ scappata.
    Una cosa bella, in foto, pero’ l’ho vista sui giornali, inaugurata oggi :
    il nuovo condominio delle case popolari con quindici appartamenti.
    Estetica gradevole e destinata a durare, a detta dell’articolo, inoltre totalmente lontano da certi canoni di architettura a volte troppo “popolari”.
    Ci vivrei volentieri, fossi signorino.
    Non so da chi, quando e come sia stata concepita la costruzione in questione, ma se continuassero velocemente a farne di nuove cosi, le nostre periferie diventerebbero molto piu’ vivibili dell’attuale centro storico.

  2. Senza vista né udito, farcelo chinare fino a tastar con mano?, chissà se capirebbe quali sono i lavori da farsi pro-centrostorico: il milione di turisti attratto dal turistico ‘natale’ aretino cammina anche sul selciato di tante strade completamente dissestato.
    E giorno per giorno questo degrado si aggrava per una finta ZTL che consente praticamente a chiunque non viaggi a piedi o in bicicletta di scorrazzare liberamente.
    Certe vie, si sa, non furono create per ricevere tonnellate, rombo di motori e fumo puzzolente: il peggio che potevano sopportare (oltre al piscio e al vomito dei briachi che sempre sussistono) era la merda dei cavalli e dei ciuchi.
    Pensandoci…, lasciando il cavallo nella stalla (fintanto che non torni l’estate e ci si possa correre il Saracino) e portando un bove si potrebbe ri-fare un autentico Natale!

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Etrusco
Etrusco
Aretino doc, la mia grande aspirazione era quella di diventare giornalista ed invece ho fatto per più di 40 anni tutt'altra professione. In gioventù' ho scritto articoli per giornali umoristici universitari del tipo La Bombarda ed Il Pungiglione ed, in seguito, dopo la laurea, sono stato nello staff di televisioni e radio private aretine. Sono da sempre appassionato di sport, che ho praticato sia a livello semiprofessionistico, sia dilettantistico. Sono un innamorato della Giostra del Saracino, nella quale per alcuni anni ho avuto un certo ruolo. A chi mi dice che ho un brutto carattere, perché troppo polemico, rispondo come diceva il Presidente Pertini che " soltanto chi ha carattere, ha un brutto carattere ". Ho fatto tante cose in vita mia e spero che questa non sia l'ultima.=

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