Individuato e rintracciato , l’autore della bottigliata al poliziotto locale rimasto ferito sabato sera, in piazza della Badia, durante un caos dell’ epidemia di risse, vandalismi e turbolenze varie che trasforma la movida in corrida selvaggia.
L’autore è un ragazzo aretino, già denunciato (gli stava bene di peggio, a mio parere, ma è trascorsa la flagranza del reato) per lesioni, insieme ad un amico coetaneo, deferito per favoreggiamento all’autorità giudiziaria.
E questa è fatta.
Un punto a favore se non della sicurezza almeno della sicurezza che coloro che fanno casino non godono di impunità.
Però, resta da fare il grosso del lavoro.
Da rintracciare, ora c’è bisogno di rintracciare l’amministrazione comunale, in base alle impronte finora lasciate dal governo cittadino, a cominciare dalle ultime tracce reperibili.
Facciamo il punto, andando per ordine cronologico:
c’è traccia della vicesindaco Lucia Tanti , rintracciabile su Facebook la notte del ferimento del vigile urbano, quando le giunse la telefonata del comandante della Municipale e lei si mise a valutare positivamente la proposta del sindaco Ghinelli di chiamare in aiuto la Polizia Privata, al fine di riportare sotto controllo gli attacchi di follia sconvolgenti il normale andamento della movida in centro.
C’è traccia dell’assessore Giovanna Carlettini, notata da La Nazione (il maggiore quotidiano cittadino ) a scattare un reportage fotografico durante il subbuglio sotto casa sua, mentre il vigile urbano versava sangue.
C’è traccia dell’assessore Federico Scapecchi, reperibile su Facebook , intento a scrivere che la movida selvaggia è un problema nazionale, quindi non di Arezzo soltanto, e comunque se ad essere ferito è stato un vigile urbano, significa che la Polizia Municipale è presente e vigila, che come ovvietà è niente male.
C’è traccia della consigliera comunale di maggioranza Mery Stella Cornacchini, fresca di nomina a vice coordinatrice provinciale di Forza Italia, costantemente su Facebook, da dove lancia la sua arma segreta contro i disordini e il degrado, proponendo di multare i genitori dei ragazzi che non rincasano entro il coprifuoco. Genia!
Infine, arriviamo alla traccia che conta di più, non facilmente reperibile in quanto sparisce sempre dalla circolazione : il sindaco Alessandro Ghinelli!
C’è traccia del primo cittadino su Teletruria, l’indomani del grave episodio di sabato sera, susseguitosi ai gravi episodi del fine settimana precedente, in cui il Primo cittadino era rintracciabile l’indomani su ArezzoTV, ma andando a ritroso se ne potrebbero citare a bizzeffe sia di avvisaglie sulla situazione volgente al brutto e sia di labili tracce del sindaco.
Le tracce ci sono, comunque!
Ora bisogna in ogni modo stanare l’amministrazione comunale, snidare il sindaco e la giunta comunale.