Winston Churchill diceva sempre che il Gin Tonic aveva salvato l’impero britannico. Probabilmente aveva salvato anche lui, campato 91 anni nonostante i notissimi bagordi alcolici e gastronomici.
Come saprete, il Gin Tonic fu diffuso nel mondo proprio dalla Compagnia delle Indie: inizialmente, già nel XVIII secolo, si mischiava acqua e chinino come profilassi contro la malaria; poi i funzionari, diplomatici e le truppe britanniche disperse nelle tante colonie tropicali dell’impero cominciarono ad aggiungere il gin
(distillato di ginepro) per rendere il “bevarone” più gradito.
Così gradito che l’Inghilterra – lo diciamo con tanta simpatia – divenne un’isola di alcolisti e neppure tanto anonimi.
Ma veniamo al dunque.
Oggi, in pieno InterCovid 2021, l’Accademia del Colesterolo (noto consesso enogastrononomico fondato dallo scrivente con Santi Cherubini e Alessandro Lisi) promuove un’intuizione salutistica di straordinario interesse: il Gin Tonic, che già aiuta tanta gente in preda alla depressione, crisi economica e ai drammi sentimentali, non potrebbe (lo diciamo con forte beneficio d’inventario) essere mixato con un vaccino per renderne più gradita e soprattutto semplice la somministrazione? Chiediamo lumi ai virologi più accreditati.
Per esempio: prendete un tumbler (il bicchiere), versate 1/3 di gin, 2/3 di acqua tonica (che – ricordiamo – contiene sempre il chinino), ghiaccio, limone, cotillons vari. Quindi, invece di scegliere le varie “botaniche” del gin, aggiungete… dell’Astrazeneca, o del J & J, oppure del Moderna e Pfizer.
Se amate i gusti forti scegliete uno Sputnik V o del Sinovac (quello cinese).
Potreste usare anche il Soberana cubano, ma in tal caso conviene sostituire il gin direttamente col rum agricolo.
Non vogliamo sostituirci al dottor Pier Luigi Rossi, il divulgatore medico più rappresentativo della Terra d’Etruria, ma vista la situazione delle vaccinazioni qui in Toscana, ci sembra doveroso dare il nostro modesto contributo.
Consigliamo perciò anche al presidente regionale Eugenio Giani, elegante dandy forense prestato alla politica, un buon Gin Tonic abarth.
Naturalmente più che la prima dose conta il richiamo, che in questo caso si può effettuare anche ogni giorno e in più somministrazioni.
Sembra proprio che un Gin Covid al giorno levi il medico di torno.