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domenica, Marzo 31, 2024
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Per gli aretini: il sindeco e la Merica

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Di Maurizio Bianconi

Con questo locdaun lo sapete che?
E giallo e rosso e arancione e arigiallo e arancione fondo, che un lo sapìo manco che c’era, m’han mando al manicomio.
Ora me lo dano el vaccino ora un me lo dan piue.
E’ vinuto un omarino cor una penna bianca sul capēllo tutto ‘n divisa e ha ditto ‘ora ve lo do a tutti’.
A me un m’ha dato una cippa nissuno.

Me rammentava quel che dicia il mi’ babo de generali .
‘Faciveno ‘ ora se vince ora se mandono a mollo ‘eppu’ ce feciono un proso come un ordinale ‘.
Nsomma, ēssi com’ēssi, me so’ rotto, anche de quele du donne, la vecchia e la giovana, scappa de casa, unne scappare, metti la mascherina che paio Gheddafi, un vire con quel’altri che moi.
Du’cosi come du’ ovi de nana.

Alora son vinuto quassue, a salire dal Palazzo, ne la chesa de’mia che s’e’ armissa e ce se sta da papi, senza tanti ‘ fa qui fa la”.
Siccome un potìeno stere son vinuti fin quassue a ròmpeme i zebedei.
El mi’citto e la mi’citta, la iena giovena, che anco ‘ndo lavora gnan ditto ‘ sta a chesa, te se paga uguale e se sta tutti meglio’.
Ora dice che se pole fare.

Discutiveno de le solite bischerate, il vaccino, il rosso, il giallo, il cilistrino quande che l’animala sbottoe “ Ganzo lu’ è vito n’America e cusie ha fatto come Pallino el bindelo che un pago’ nissuno e se n’ando’.
E’ vito laggiue, co la moglie nova ch’è de la’e chi s’e’ visto s’e’ visto.’
E alora? -dissi-che c’e’ di mēle?”

Come, io lai che c’e’ di mēle ? -me se rivolto’ tutta scazzifottita la bestia giovana.’
Quello scimunito del tu figliolo, tutto de’lae, non come noialtri che siamo rossi.”
“S’era rossi -gne dissi-ma anco loro ce l’han misso nel sottocoda e ora un siamo de nissuni

” Sì ‘nsomma babo, non rompere coi tu discorsi che un san de gnente, io quel pirulino col pizzetto, ‘l ciuffo, l’areoplano, tutto seghinelle, un l’avrebbi votato.
Ma lu’ que l’imbecille del tu’ figliolo ‘ dai, e’ bravo, vuol bene a Rezzo, gli volgon male perché sa fare, ce protegge, e’ visto tutte le sere come ce ‘nforma a Teletruria, sembra un babo bravo.

E ha ditto che siamo la su ‘famiglia .
Quande sposa quella bella signora americana ha detto che ‘nvita tutta la città’.
Che omo, che sindeco.’
E’ capito o no babo ?”
‘Ie, ho capito e alora?”
E alora?
Ma che s’e’rincoglionito per davero come dice la tu’ moglie?
S’e’ cavo dai tre passi, e’ stato via un mese e mezzo, mentre quie c’ereno gli stecchiti tutti i giorni.
La gente a chesa, tutti chiusi e lu’ a fare il latinlove nelle ville della signora.
Noi la su’ famiglia?

Vieni qua suddiciume che me l’hai fatto votare.
Eppu sposava con tutta la città, sempre la su famiglia.
Lo se’o no babo che ha sposato la’e zitto e muto coi parenti de lei,me par d’aver inteso.”
Ma che te ne frega ndo era e come ha sposato?’
‘Babo te non sei rincoglionito te sei coglione de tuo e ora se’ peggiorato .
Non fuss’altro quello lì’ e’ il tu’ figliolo.

Babo quando quela nave battiede su l’isola e il comandante se levo’ dai treppassi te ricordi o no che gni diedero tutti adosso?
Qui uguale .
E’ vito pe i cavoli sua quando c’era l’emergenza.
Eppu’ la vo’ sape’un’antra?
E’ attorno via un’altra volta.
Se fusse vito a fare anco ‘l vaccino a pago e poi il richiamo sarebbe da buttallo nel buttino.’
‘Ora unne esagerare questa sarebbe troppo grossa.
Però’ se s’e’ innamorato de quela citta biundina, billina, tutta distinta lasciatelo n pace .
E’ visto anco quel prete de quine oltra, come c’era scritto nel giornale’ cari fedeli vi lascio, mi sono innamorato’.
Lo dice un prete a’ fedeli e un lo pol di’ lui agli aretini?’

Babo fai i paragoni del cavolo.
E pu’te dico la più’ bella : lu’ vole sta lae ma far credere d’esse’ quae “.
” Che dici?”
” Dico che ha mando un filmino con lo sfondo del comune e invece era in America, perche’ lo sfondo sarà’ stato quello ma gli sfondoni su l’ora, le notizie e tutto il resto han fatto capire anche ai cidroni come il tu’ figliolo che questo ce piglia per le mele tutti.”
Gonfio come n’ovo gli berciai nel muso.
‘A me no, non me ce piglia per le mele perche’ col cavolo che l’ho votato.
Sarò’ anco rincoglionito, ma di certo no quante voialtri.
E ora a voi ve brucia e a me un me mporta na sega nulla.
Attornete dandò sēte venuti, e se me vulite fere un piacere un attornete quassue tanto presto.

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