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domenica, Marzo 31, 2024
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Sanza ‘nfamia e sanza lodo

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La posizione di Arezzo nella classifica annuale sulla qualità della vita nelle 107 province italiane stilata dal quotidiano economico Italia Oggi e dall’Universita’ La Sapienza di Roma ci ha richiamato alla memoria uno dei versi più famosi scritti dal Sommo Poeta nel Canto III dell’Inferno “Coloro che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo” 

La nostra provincia, infatti, si colloca al 48esimo posto, risalendo di due posizioni rispetto allo scorso anno (era 50esima nel 2019), quinta in Toscana dopo Siena (10), Prato (25), Firenze (31), Pisa (36) e prima di Grosseto (58), Pistoia (61), Massa Carrara (62), Lucca (63) e Livorno (69), pur rimanendo nel secondo gruppo, quello dove il livello di vita e’ considerato accettabile.

Esaminando nel dettaglio la classifica, notiamo che dei nove indicatori, in base ai quali è stata formata la classifica finale di Arezzo, uno, quello degli Affari e del Lavoro, e’ molto migliore dello scorso anno (dal 61esimo siamo passati al 36esimo, sesti in Toscana) ; altri due, Popolazione e Sistema Salute, sono leggermente migliori (rispettivamente, dal 71esimo al 62esimo posto, quarti in Toscana, e dal 70esimo al 69esimo, settimi a livello regionale) ; cinque, invece, o sono molto peggiorati, come è accaduto per l’Ambiente, in cui abbiamo perso ben 12 posizioni (dal 72esimo posto del 2019 all’84esimo del 2020, ottavi in Toscana), o sono leggermente peggio, come nel caso dei Reati e Sicurezza (dal 45esimo al 50esimo posto, ma secondi in Toscana, dietro solamente a Siena), nella Sicurezza Sociale (eravamo 34esimi ed ora siamo 36esimi, settimi in Regione), nellIstruzione e Formazione (dal 49 al 52esimo posto, sesta posizione regionale) ; uno, infine, quello del Tempo Libero e del Turismo, e’ rimasto invariato, dato che eravamo in 21esima posizione nel 2019 e lo siamo anche nel 2020: senza dubbio una buona posizione, che, tuttavia, non ci può rallegrare più di tanto, in quanto ci vede all’ottavo posto tra le nostre consorelle toscane, davanti solamente a Prato e Massa Carrara e con Siena addirittura in pole position in campo nazionale.

Francamente speravamo in qualcosa di più e di meglio rispetto allo scorso anno, nel quale subimmo una vera e propria debacle, perdendo ben 30 posizioni e scendendo dal 20esimo al 50esimo posto in un solo anno.

E se non ci è venuta in soccorso la Città del Natale della Giunta Ghinelli, che quest’anno, a causa del Covid 19, neppure ci sarà, davvero non sappiamo più a quale Santo “votarsi” !

2 Commenti

  1. Alla fine dei cinque anni Arezzo farà compagnia alle penultime città italiane. In questi anni hanno usufruito del capitale accumulato in anni in cui la destra non esisteva . Dal 1999 sono arrivati nella stanza dei bottoni a palazzo Cavallo e si sono persi tra i meandri. Variantopoli con colate di cemento in ogni angolo possibile, luci mercati e pranzi ad effetto, il niente amministrativo ne cura dell’esistente , chiusura e abbandono di luoghi di cultura , niente per giovani, tutto e solo per clienti. Di una città decente che stava nei primi 34 posti a livello nazionale ci dovremo accontentare di sopravvivere e forse un giorno di ricominciare la risalita. Accusavano gli altri di mancata sicurezza, di trascuratezza , di abbandono , si sono messi in proprio ed anno ampliato le negatività.

  2. Tanti disastri

    Ultimamente direi tanta infamia e nullo laudo.
    Le dichiarazioni rilasciate dalla vicesindaco sono a dir poco imbarazzanti.

    Ancora non ha capito che la regione Emilia Romagna ha promosso una indagine di siero prevalenza, e per questo usa il test sierologico.
    Ad Arezzo lo hanno millantato come strumento di screening di massa per frenare i contagi il 30 ottobre, quando già era ben noto a cosa serve un sierologico è già in uso i tamponi rapidi (la scelta alternativa al tampone molecolare, più economica anche se meno precisa, adatta allo screening di massa).
    L’intervento di Galli a cui allude è di maggio, quando ancora non c’erano tamponi rapidi e le conoscenze rispetto ad oggi erano limitate.
    Atteggiamento arrogante pieno di arroganza, come se tutti i cittadini fossero ignoranti al pari. Atteggiamento offensivo verso si cittadini sia semplici che illustri che l’hanno criticata, e, in primis, ricerca scientifica.
    Porgere le scuse per i soldi sputtanati sarebbe più dignitoso (io personalmente li farei rimettere di tasca, poiché l’arroganza -immagino che come oggi anche allora non abbiano ascoltato chi li correggeva- e la colpevole ignoranza non hanno scusanti).

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Etrusco
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Aretino doc, la mia grande aspirazione era quella di diventare giornalista ed invece ho fatto per più di 40 anni tutt'altra professione. In gioventù' ho scritto articoli per giornali umoristici universitari del tipo La Bombarda ed Il Pungiglione ed, in seguito, dopo la laurea, sono stato nello staff di televisioni e radio private aretine. Sono da sempre appassionato di sport, che ho praticato sia a livello semiprofessionistico, sia dilettantistico. Sono un innamorato della Giostra del Saracino, nella quale per alcuni anni ho avuto un certo ruolo. A chi mi dice che ho un brutto carattere, perché troppo polemico, rispondo come diceva il Presidente Pertini che " soltanto chi ha carattere, ha un brutto carattere ". Ho fatto tante cose in vita mia e spero che questa non sia l'ultima.=

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