Il Comune di Arezzo, quest’anno, sarà impossibilitato ad offrire l’incanto delle tradizionali luminarie natalizie ! Ohibò!
L’annuncio lo dà l’assessore. Il creatore della Città di Natale è letteralmente contrito e attapirato. Ohibò! Marcello Comanducci (Turismo ed Attività Produttive) racconta il qui pro quo capitato nel bel mezzo dei preparativi per l’ imminente Città di Natale 2016.
L’installazione degli addobbi a cura del Comune era oramai questione di due o di tre settimane ma inaspettamente (ahinoi!) la ditta ha dato la disdetta e l’amministrazione , tapina tapina, non ha altri a cui rivolgersi per la fornitura e il montaggio delle luci natalizie nelle vie e nelle strade del centro. Colmo dei colmi, l’assessore (ahilùi) neanche può rifare una gara daccapo. E’ scaduto il tempo, dice Comanducci, con l’anima il pena per l’inconveniente, bisogna dargliele atto.
A me però qualcosa non torna. E gli offro, volentieri, qualche domanda. Come fosse una solidale spalla su cui l’assessore pianga tutto il suo dispiacere. L’amarezza per le luminarie promesse dal Comune ma che il Comune non ci darà. Ma ci daranno i commercianti anche nel Natale 2016.
Assessore, ci illumini: il Comune si è mosso per tempo?. T
empestivamente al fine di selezionare la ditta a cui affidare la progettazione, noleggio, trasporto, posa in opera, manutenzione e smontaggio delle luminarie per le prossime festività natalizie?
Oppure c’ha dormito?
In effetti, il dubbio nasce dal termine per la presentazione delle offerte: scadeva il 27 ottobre scorso. Bah!
A occhio e, ripeto, a occhio, viene da pensare che cominciando un pelino prima, il Comune non sarebbe incappato nell’inconveniente causato dalla disdetta della ditta vincitrice dell’affidamento del servizio e nell’impossibilità di convocare una nuova gara.
Assessore, ci illumini anche su quest’altro dettaglio: una e solo una? Le offerte pervenute non sono almeno due…tre…quattro…ma una e solo una?
A occhio e, ripeto, a occhio viene da chiedersi come mai le tante altre ditte specializzate in questo settore non abbiano preso in considerazione il Comune di Arezzo e come mai l’unica ditta partecipante abbia dato la disdetta.
A occhio e, ripeto, a occhio viene da tirare questa somma: il Comune di Arezzo si è mosso in ritardo e, conseguentemente, le ditte si sono guardate altrove mentre l’unica partecipante, essa stessa, alla fine, ha optato di fare in un’altra città ciò che doveva fare ad Arezzo. Perché? Ovviamente, per non dare tempo al tempo, rischiando di non trovare più un committente, come il Comune di Arezzo sa che di questi tempi non c’è più nessuna impresa rimasta disponibile a fornire e installare le luminarie. E’ tardi.
Lei, che dice Comanducci?… Ci illumini, alò!… non si attapiri… la dica tutta… sinceramente, giù,… veniamo al sodo: lei, giudica il tempismo del suo assessorato del tutto incolpevole sull’inconveniente delle luminarie?
Certamente, l’assessorato non c’ha dormito sull’aggiornamento del sito della Città di Natale 2016 e lo stesso dicasi per quanto concerne la ricerca di mercato di progetti di animazione. Ma per i lumi?
Alò!, ci illumini meglio: c’avete dormito?
Il Comune sarà più sveglio il prossimo anno?
