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Comanducci ha figliato ecco con chi il Comune figlia una caterva di super manager fondazioni nuovi consigli d’amministrazione per turismo e cultura

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Si bacerebbe i gomiti pur di avere carovanate di turisti. Ci ha messo calma e gesso.
Ma dopo due anni ha figliato.
L’altro ieri, alla sala Sant’Ignazio.
E non si può dire che non abbia fatto le cose perbene. Lo pigliamo per le mele, ma quasi quasi ci dispiace.

Marcello Comanducci non è tipo come Maria Antonietta d’Austria.
La regina alla quale dissero “il popolo ha fame, ha bisogno di pane” e lei, strafregandosene, rispose “che mangi brioches”.
Il Marcello, l’assessore insomma, ha risposto con i fiocchi, invece, alla bocca asciutta di turismo lamentata da Arezzo.
E, crepi l’avarizia, ha messo al mondo un progetto dalle stalle alle stelle!
Alla faccia nostra che lo prendiamo per le mele.

L’anima del quale progetto è un brand innovativamente basato sul film del La Vita è Bella del 1997.
Oddio, son passati 20 anni. Ma va comunque meglio che puntare sulla Giostra del Saracino.
Sia mai desse noi a qualche arabo.

E poi, dato che l’assessorato al turismo non è più ridotto all’ablativo, ossia povero, ecco che verrà un adone di super manager.
Come in Italia ce n’è unicamente un terzetto di adoni come lui.
Certo, non costerà un fico secco.
Costerà giustamente quanto un figo.
Ma se c’è da fare trenta, si può fare trentuno.

E Comanducci ha figliato il modo di fare anche questo!
Oè, qua mica ce se pole giocare il paradiso!

Questo modo si chiama: Fondazione e Consiglio d’amministrazione.
E si dice: privatizziamo a più non posso non solo la gestione degli indirizzi in materia di turismo ma prossimamente anche la cultura.

Ecco il nuovo che avanza.
E anche se il Comanducci ha fatto il gatto di marmo per i primi 24 mesi, reagendo molto lentamente alla crisi sistemica del turismo, ora che ha preso il via, chi lo ferma più?

E’ lì che figlia super manager.
Procrea Fondazioni.
Mette al mondo consigli d’amministrazione.
La sala parto opera senza interruzione oramai.
Ma se pò sapere chi gli ha inseminato sta caterva di grilli in capo a gogò?

Chi è l’eminenza grigia della Fondazione cabina di regia del turismo?
In altri termini: il nuovo che avanza (anche se nel grigiore della presentazione grigia nonostante le slides alla Renzi) è farina del sacco del Comanducci o il Comanducci è stato inseminato artificialmente?

Madornale errore sesquipedale se precipitevolissimevolmente si indicasse in Confcommercio la musa di tutto questo e qua e là e su e giù, grazie a cui arriveranno ad Arezzo milioni di turisti.

Se qualcuno gli ha suggerito di fare una bella Fondazione – retta da un bel Consiglio d’amministrazione – questo qualcuno glielo ha detto con le parole che vi facciamo leggere tra virgolette:

“sostituzione con una fondazione di partecipazione che permetterà, in estrema sintesi, un “coordinamento e non gestione” da parte del pubblico delle attività in città in sintonia e sinergia diretta col privato e gli operatori di settore locali”..

Fondazione di Partecipazione è la parolina magica. Il nuovo che avanza si chiamerà Fondazione di Partecipazione anche per l’assessorato comunale alla Cultura.

Il turismo è il cavallo di Troia, ma l’obiettivo è la cultura.
Come da programma elettorale.
Non del centrodestra, vincitore delle elezioni comunali. Ma di una infinitesima minoranza politica attiva in città. Piccola ma influente anche nel PD.
Ed è, appunto, dal programma elettorale dei radicali aretini che abbiamo attinto dove anche Comanducci è andato ad attingere il seme di tanta procreazione di nuove Fondazioni e di Consigli di Amministrazione.

In cui il ruolo della pubblica amministrazione – così come conosciuto sino ad oggi e per mantenere la parvenza del quale continueranno a convocarci a votare – andrà definitivamente a subordinarsi ai privati.
Ora con il turismo.
Poi con l’assessorato alla Cultura che sarà smantellato dal Comune e trasformato in una fondazione privatistica.

I vantaggi? Certo tanti.
Non si sa se in termini di di turisti ma di sicuro tanti in termini di posti per amici degli amici già impegnati a sgomitarsi pur di esserci nei nuovi consigli d’amministrazione da nominare.

Se poi arrivano anche i turisti, sarà tutto grasso che cola.

li operatori di settore locali.

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Felice Cini
Felice Cini
Mi piacerebbe essere Tristano ma sono Felicino, vorrei essere qualcuno ma sono nessuno. Mi piacerebbe raccontare qualcosa di buono ma non ho argomenti. Vorrei un argomento positivo sul mondo che ci circonda ma non mi piace granché ciò che ci circonda. Scrivo su l'Ortica per la mia passione per ciò che non va bene. Mi assomiglia.

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