Siamo nel XVI secolo, quando i Papi non solo avevano figli, ma anche una fitta rete di intrighi e alleanze politiche. Clemente VII, prima di diventare Pontefice, quando ancora era il cardinale Giulio de’ Medici, ebbe un figlio da una donna di umili origini, addetta alle pulizie della sua casa: Alessandro de’ Medici, detto “il Moro”.
La leggenda vuole che il concepimento avvenne quasi per errore o per equivoco, in una scena al limite del grottesco: il cardinale, rientrando in camera dopo una cena abbondante a base di coniglio fritto, carciofi e ravioli al sugo di nana, poco lucido e confuso dalla luce tremolante di un candelabro, scambiò la domestica intenta a pulire il chiavistello del bagno per… tutt’altro. Il risultato fu l’inizio della vita di Alessandro, un bambino dalla carnagione scura, in quanto la madre era abissina. Per convenienza e opportunismo, venne fatto passare come figlio naturale di Lorenzo, Duca di Urbino, nipote di Lorenzo il Magnifico.
A proposito, esiste un ritratto di Alessandro il Moro dipinto dal Vasari, oggi conservato agli Uffizi, che fu esposto anche ad Arezzo nella mostra al Palazzo ex Chiavi d’Oro. Alcuni critici contestano le proporzioni tra busto e gambe nel dipinto. A difesa dell’artista, si potrebbe ironicamente dire che gli abissini erano noti — si racconta — per usare i trampoli fin da bambini, sia per accorciare le distanze che per evitare morsi di serpenti velenosi.
Ma chi era la “sposa promessa” che non fu mai madre di Firenze?
Margherita d’Austria, figlia illegittima dell’imperatore Carlo V. Nacque nel 1522 da una relazione del sovrano con una bellissima borgognona, figlia di un noto giostratore di tornei. Educata alla corte di Bruxelles sotto la tutela dello zio, fu promessa in sposa ad Alessandro de’ Medici nel tentativo di sanare i rapporti tra Carlo V e Papa Clemente VII, dopo il traumatico Sacco di Roma.
Ad Alessandro, già signore di Firenze, era stato assegnato il titolo di Duca di Penne, un feudo nel Regno di Napoli, alle falde del monte Camicia, nell’attuale Abruzzo.
Il matrimonio con Margherita fu celebrato nel 1536 nella chiesa di San Lorenzo, cuore spirituale dei Medici. Ma l’unione durò poco. Alessandro era noto per la sua passione smodata per le donne e per la vita dissoluta. Si racconta persino che abbia vantato lo stupro di Luisa Strozzi, che gli si era negata, davanti ai suoi stessi parenti.
La sua fine fu tragica e degna di una tragedia shakespeariana: cadde in un’imboscata amorosa e venne ucciso da suo cugino Lorenzino de’ Medici, con l’aiuto di un sicario. Gli successe Cosimo I.
E la povera vedova?
Margherita non restò a piangere a lungo. Si risposò con Ottavio Farnese, nipote del Papa Paolo III, e da quel matrimonio nacque Alessandro Farnese, destinato a diventare uno dei più grandi condottieri europei del tempo.