La Società Sportiva Arezzo esprime la propria ferma e totale condanna per il grave episodio verificatosi nel pomeriggio di domenica 2 giugno allo stadio “Città di Arezzo”, al termine della finale del Memorial “Mirko Poggini”, torneo riservato alla categoria Under 12 con la partecipazione delle formazioni di Arezzo e Vis Pesaro.
Durante le premiazioni, un individuo – identificato come genitore di un giovane calciatore della Vis Pesaro – si è introdotto nello spogliatoio dell’arbitro e lo ha aggredito fisicamente, provocandogli lesioni tali da rendere necessario il ricovero in pronto soccorso.
I dirigenti della S.S. Arezzo sono intervenuti prontamente, collaborando con le autorità e fornendo le immagini di videosorveglianza che hanno permesso l’identificazione dell’aggressore, successivamente fermato dalle forze dell’ordine. Decisiva anche la collaborazione dei responsabili della Vis Pesaro.
«Sono scioccato – ha dichiarato Paolo Bertini, Direttore del Settore Giovanile amaranto –. È inconcepibile che una giornata di festa, dedicata a ragazzi di 12 e 13 anni al loro primo approccio con il calcio a 11, si trasformi in un episodio di violenza così assurdo. A nome del Presidente Guglielmo Manzo e del Direttore Sportivo Nello Cutolo, esprimo piena solidarietà all’arbitro aggredito e alla sezione AIA di Arezzo, la cui presenza ha garantito correttezza e serietà in un torneo che solitamente si affida a dirigenti in veste arbitrale. Condanniamo con forza quanto accaduto: si tratta di un gesto gravissimo, che non può e non deve trovare alcuna giustificazione».
La S.S. Arezzo ribadisce con forza che episodi del genere sono incompatibili con i valori dello sport, del rispetto e della formazione educativa che eventi giovanili come il Memorial “Mirko Poggini” si propongono di trasmettere.
Non è possibile tacere. Non è possibile minimizzare. È stato superato un limite che impone a tutti – società, famiglie, istituzioni – una risposta ferma e condivisa, per difendere la dignità del calcio e la serenità dei giovani atleti.