Arezzo non è una città che lascia passare inosservati i dettagli, e questa volta l’occhio (e il cuore) di molti si è fermato davanti alla saracinesca abbassata del mitico Caffè dei Costanti. Lo storico locale, acquisito nel 2021 da Patrizio Bertelli, il “Mister Prada” aretino, è chiuso ormai da più di due anni. Troppo tempo, evidentemente, per i nottambuli, i nostalgici e gli amanti di un buon caffè che da generazioni animavano una delle piazze più frequentate delle serate aretine.
Ma ad Arezzo l’attesa non si vive in silenzio. Ecco allora spuntare un cartello, a metà tra un invito accorato e una bonaria presa in giro: “O Patrizio, quando lo spalanki sto barre? Riapriamo st’uscio. Alò.” Un messaggio che non lascia spazio a dubbi: c’è chi non ne può più di aspettare.
Il tono è ironico ma affettuoso, una piccola perla di umorismo che colpisce nel segno. Il cartello sembra essere stato scritto da chi ha a cuore non solo il destino del Caffè dei Costanti, ma anche quello della piazza stessa, che negli anni ha perso un simbolo importante. Non si tratta solo di un bar, ma di un pezzo di storia cittadina, di una cornice iconica per serate, incontri e colazioni al volo.
Chi ha lasciato il messaggio? Non è dato sapere, ma il tono colloquiale tradisce una certa familiarità. Un amico di vecchia data del locale? Un vicino di casa stufo di vedere la saracinesca abbassata? Oppure un anonimo amante del caffè con troppa voglia di tornare a sedersi ai tavolini di un luogo che ha fatto epoca? Quel che è certo è che il “tono Prada” è stato centrato: elegante nella sua semplicità, ma con quel pizzico di sarcasmo che non guasta mai.
Il mistero resta. Bertelli aveva promesso un restyling che avrebbe riportato il Caffè dei Costanti ai fasti di un tempo, con un tocco di lusso e raffinatezza degni del suo nome. Eppure, da novembre 2021, non ci sono stati annunci ufficiali né segnali di lavori imminenti. Nel frattempo, il tempo passa, e gli aretini – ormai stanchi di sbirciare inutilmente dalla serranda chiusa – si affidano all’arma migliore: la battuta.
Patrizio Bertelli, da uomo di stile e creatività, saprà certamente apprezzare l’umorismo locale. E magari il messaggio sulla saracinesca sarà lo spunto per accelerare i lavori e regalare alla città un ritorno in grande stile del suo Caffè.
Patrizio, se stai leggendo, questo cartello è un segnale: Arezzo ti aspetta. Non con ansia (forse), ma sicuramente con una sana dose di impazienza. E quando finalmente lo “spalankerai”, siamo certi che il primo brindisi sarà dedicato all’anonimo autore di questa esilarante richiesta. Alò, facci sognare!
(foto Felice Rogialli)
La richiesta certo non e’ all’altezza dello stile Prada, ma e’ piu’ che giustificata, visto il tempo trascorso dall’acquisto dello storico Caffe’ da parte dell’illustre concittadino che, per i tempi, un po’ ricalca la chiusura dell’Anfiteatro romano.
Questa frase sicuramente è stata scritta da qualcuno che
fa parte della “ la più bella gioventù d’Arezzo, perché ieri mattina c ‘era la solita riunione del primo giorno dell’anno che ogni anno alle ore 12:00 viene fatta in Piazza San Francesco.
Negli ultimi anni sono stato uno dei promotori dell’iniziativa.
E dalla calligrafia del cartello posso dire con certezza chi l’ha scritto.
Chi si e’ reso conto del pezzetto di Arezzo caduto e che cerca con poche parole di rimettere al posto giusto quel pezzo che da troppo tempo MANCA ❤️