La mano che sceglie il cibo e lo porta dal piatto alla bocca costruisce ogni giorno il nostro corpo, che è una vitale formula biochimica composta dalle molecole contenute negli alimenti ingeriti, dalla cultura e dal piacere alimentare.
Noi siamo ciò che entra dentro di noi: cibo, aria, acqua, emozioni, cultura.
La scienza della alimentazione studia gli effetti che il cibo realizza nel corpo umano.
La ricerca scientifica porta ogni giorno nuove conoscenze sul vitale rapporto tra nutrizione e corpo umano.
Il quotidiano mangiare porta invece alla sotto valutazione di questo atto vitale.
Si assiste ad una progressiva divaricazione tra la ricerca scientifica e la quotidianità a tavola.
Siamo confusi e passivi davanti al cibo offerto dall’industria alimentare, da una agricoltura intensiva, dalla grande distribuzione commerciale.
Non e’ più il Sole con le sue stagioni a creare l’alimentazione quotidiana.
E’ il marketing pubblicitario a condizionare i consumi alimentari.
Si mangia cibo televisivo, sempre più prodotti alimentari e sempre meno cibo primario.
Il cibo e il corpo, due mondi separati, talvolta in contrasto tra loro.
L’ignoranza, intesa come non conoscenza degli effetti che il cibo ha sul nostro corpo, e’ dilagante con una diffusione massiva di sovrappeso ed obesità.
Siamo già grassi e lo saremo ancora di più.
Nelle nostre città chiudono i negozi, aprono i ristoranti: un edonismo economico.
Non ci resta che mangiare per dare un senso alla vita?
Il gossip dietetico interviene con il suo calcolo giornaliero delle Calorie come catarsi, come purificazione del corpo da ogni contaminazione.
Abbiamo ridotto la scienza della alimentazione ad una dietina dimagrante, temporanea. Senza alcun risultato.
Supermercato e Farmacia sono sempre più assieme nella stessa sede commerciale: Mangi male, Usa integratori e farmaci.
Davanti a questo scenario arriva il vento della ricerca scientifica che porta affermazioni sempre più incisive sugli effetti che la qualità del cibo ha sulla nostra salute, sulle malattie, sulla nostra longevità.
La realtà è separata dalla scienza.
Si può cambiare ripartendo dalla conoscenza del nostro corpo biologico.
Non conosciamo il nostro corpo, il nostro io biologico.
Ripartiamo dal corpo, ponendo al centro del vivere quotidiano il nostro corpo.
Prima conosci il tuo corpo, come è composto, come funziona.
Poi scegli il tuo cibo.
Un sano narcisismo aiuta a vivere in salute.
Occorre una nuova scienza della alimentazione che coinvolga l’agricoltura, l’industria alimentare, la grande distribuzione commerciale, la ristorazione, la medicina.
Con queste idee sto scrivendo un libro per divulgare conoscenza, che genera la libertà di guidare la nostra mano a costruire ogni giorno il nostro corpo, la nostra salute.
Occorre una nuova scienza della alimentazione che illumini l’atto primario e quotidiano: mangiare.
Un progetto culturale rigenerativo: one health.