Premesso che rispetto e considerazione non è nostro intento metterlo in discussione, le Forze dell’ordine, tutte, svolgono un servizio prezioso per la collettività, ma a volte, anche tra di loro albergano comportamenti che è difficile giustificare.
Ma andiamo ai fatti.
Quanto accaduto ce lo ha segnalato un nostro lettore.
“Questa mattina (ndr 31-8-2023) notando una pattuglia dei Vigili urbani ferma alla fontanella di Villa Severi chiedo loro di fare una verifica su un’auto sospetta che, da quasi una settimana, sosta occupando due spazi auto, in una piazzola non di mia proprietà, ma che il sottoscritto quotidianamente utilizza per la propria auto tenendola pulita da rovi ed erbacce; nella piazzola possono parcheggiare tranquillamente due mezzi.
Questa piccola area è usata da chiunque ogni giorno perché così evita di invadere la stretta carreggiata di via delle Conserve.
La coppia di Vigili si è subito attivata e, stabilita la regolarità del mezzo fermo da giorni, si allontanano per poi tornare poco dopo e multare la mia auto ferma a pochi metri, nonostante non ingombrasse il passaggio, ma con le ruote che lambivano l’asfalto, non potendo parcheggiare correttamente a causa dell’auto malmessa e a loro segnalata.
Aggiungo che la strada in questione poco più avanti è sempre ingombra di mezzi fermi anche sopra il marciapiede e difficilmente la Municipale interviene”.
Fin qui i fatti.
La morale di tale episodio, sicuramente, non isolato è che il cittadino leso nei suoi diritti non può chiedere che siano rispettati perché nel farlo ne esce becco e bastonato.
Dite voi se questo è possibile che possa accadere in una società, una città e in una regione che già nel 1786 il diritto aveva abolito la pena di morte.