Poiché la canicola non dà cenni di cedimento e ci costringe a rimanere ben barricati all’interno delle abitazioni ne approfittiamo per continuare il discorso sull’estate ed in particolare l’estate aretina.
Cioè qual è l’offerta di intrattenimento proposta, sia dal pubblico sia dal privato, per far trascorrere in letizia questi mesi a chi rimane in città o per coloro che la città l’hanno scelta per visitarla?
Orbene, mi ripeto, l’estate aretina è un flop annunciato perché ogni anno ripete lo stesso copione.
Ad oggi, e siamo alla fine di luglio, solo eventucci poco più che parrocchiali, senza offesa per le parrocchie, che hanno tentato o tentano di farli passare per eventoni.
Banali, provinciali, miseri.
Nessuna novità, ma tante tante repliche di ciò che abbiamo già visto e rivisto.
Una città che vorrebbe scrollarsi di dosso la coltre del provincialismo, che per decenni l’ha oppressa, ma da anni, purtroppo, non riesce più a spingere sull’acceleratore del rilancio. Solo il compianto Sindaco Lucherini e non a caso la maiuscola, riuscì nel primo suo mandato, complice la concomitanza della inaugurazione del completamento degli affreschi di Piero in San Francesco, riuscì a sdoganare Arezzo nel mondo ed il mondo si riversò ad Arezzo.
Poi l’oblio.
Non c’è visione, non c’è cultura del territorio, non c’è progettazione.
Questa città, unitamente ai sui cittadini, continua ed essere tartassata, d’inverno e d’estate, da proposte di basso profilo che vanno dai würstel, ai brezel passando per l’unto dello stinco di porco e alcuni ragli di ciuco.
Certo, c’è stato qualche concerto di classica al teatro Petrarca che, più che accendere l’amore per la musica, ha offerto alle danarose signore aretine l’occasione di sfoggiare outfit che sono cazzotti allo stomaco!
I concerti in fortezza?
Beh nulla di che, si sa che in estate il mondo della canzone programma tournée e Arezzo, per alcuni di loro, è una tappa.
Tutto qua!
Forse, sarebbe il caso di dare un occhio alla provincia e copiare cosa fanno, e se poi si vuol essere un po’ più furbi, sarebbe anche il caso di andare a visitare città simili per vedere qual è la loro offerta estiva.
A titolo solo informativo Anghiari offre ai suoi cittadini ed ai suoi visitatori dal 27 maggio al 17 settembre una grande mostra Intellettuali in battaglia in collaborazione con gli Uffizi. Poppi ha inaugurato in questi giorni, sempre in collaborazione con gli Uffizi la mostra
I capolavori degli Uffizi salvati dai nazisti.
Cortona propone il grande evento dedicato a Luca Signorelli, e poi Sansepolcro, Monte San Savino, Lucignano e Foiano, Castiglion Fiorentino. Insomma, sarebbe il caso che la qualità fosse sposata da chi organizza in questa città.
Eventucci alla Galleria d’arte contemporanea in San Francesco o in Fortezza deprimono alquanto così come appuntamenti letterari anche no.
La Giostra del Saracino ed il Polifonico?
Beh, se il primo sembra mostrare interesse, ma solo per scimmiottare il Palio, il secondo è da anni in caduta libera.