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giovedì, Marzo 28, 2024
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Scritte no vax all’ingresso della scuola, le reazioni della politica

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Le scritte no vax sono state fatte nella notte sull’asfalto, all’ingresso delle scuole medie, elementari e dell’infanzia di via Angelo Tricca.
Immediata è partita la denuncia alle autorità.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia municipale di Arezzo, agenti  della Polizia di Stato, la Digos e la polizia Scientifica per cercare elementi per irsalire agli autori.
Nel frattempo il Comune ha già oripulito l’asfalto imbrattato.
Il vicesindaco Lucia Tanti ha reagito scrivendo dal suo profilo Facebook:
“No vax e scritte assurde: da parte mia sarà guerra. Scritte no Vax: le stiamo già cancellando. E se ricompaiono, si ricancellano. Vediamo chi vince”.

Dalla Regione Toscana: Giani e Nardini: “No vax farneticanti, non scalfiranno la fiducia nella scienza”
“I no vax si rassegnino, non saranno farneticanti frasi vergate su un muro davanti a una scuola a scalfire la fiducia generalizzata verso la scienza e i vaccini”.
Il presidente Eugenio Giani e l’assessora all’istruzione Alessandra Nardini esprimono la loro “ferma condanna” per quanto accaduto davanti a una scuola dell’infanzia e primaria di Arezzo, dove è apparsa una scritta no vax.
Giani e Nardini ricordano come “il ritorno alle lezioni e alle attività didattiche in presenza sia stato possibile proprio grazie alla campagna vaccinale e al contributo del sapere e della ricerca scientifica”.

Scritte alla scuola: dichiarazione del sindaco Alessandro Ghinelli
“Ognuno è libero di esprimere le proprie idee.
Quello di cui sono certo non possa sentirsi libero è di manifestarle in maniera stupida e violenta.
Di fronte ad atti come quello denunciato questa mattina non posso che esprimere il mio  sdegno e la mia condanna.
Quello che stiamo vivendo è uno dei momenti più delicati del nostro tempo, e forse mai come adesso dobbiamo appellarci tutti alla massima responsabilità.
La civiltà di una società non si misura sulla libertà tout court, ma sull’equilibrio delle libertà, dove a fare da discrimine è la ragionevole valutazione del bene comune.
Dietro queste manifestazioni estreme ci sono malessere e ignoranza, che nulla hanno a che fare con la scienza e la ricerca.
È un atto criminoso quello che è avvenuto davanti alla scuola Tricca.
Ognuno decide di proteggere i propri figli come meglio crede, ma nessuno ha il diritto di farlo in questo modo.
Abbiamo provveduto subito alla rimozione delle scritte no vax e continueremo a farlo in maniera tempestiva qualora ci fossero altri episodi di questo tipo”.

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