Non è solo la retrocessione dell’Arezzo Calcio dalla serie C alla D ad aver segnato uno dei momenti più brutti della storia sportiva della nostra provincia negli ultimi 10 anni, pur se compensata dal percorso inverso fatto dall’Aquila Montevarchi.
A confermare il periodo buio dello sport aretino arriva a ruota la classifica stilata annualmente dal quotidiano Il Sole 24 Ore, che da’ conto dell’ Indice di sportività delle province italiane calcolato su 36 indicatori suddivisi in quattro categorie.
Il risultato finale del suddetto indice per Arezzo e’ sconfortante: la provincia perde in un solo anno ben 22 posizioni, scendendo dal 53esimo al 75esimo posto, penultima in Toscana – era settima nel 2020 – e la peggiore di sempre.
Scorrendo la graduatoria nel dettaglio e limitando ai più significativi i dati negativi rilevati, notiamo che Arezzo perde 29 posizioni per le Strutture Sportive, passando da un 54esimo posto di metà classifica dello scorso anno ad uno sconfortante 83esimo nazionale, nono e penultimo regionale ; perde 34 posizioni per gli Enti di Promozione Sportiva, scendendo dal buon 14esimo posto del 2020 al 48esimo ; cattive notizie anche per gli Sport Individuali con 13 posizioni in meno (dalla 50esima scendiamo alla 63esima), tra i quali spicca in negativo il dato degli sport dei Motori con la perdita di 28 posizioni, precipitando da un lusinghiero quinto posto all’attuale 33esimo ; parimenti 13 posizioni più in basso, dalla 66esima posizione del 2020 alla 79esima della classifica 2021, per le Attività di Grandi Eventi nazionali ed internazionali, e 10 posizioni più in basso, dal 55esimo posto al 65esimo, per il Calcio Professionistico.
Ci sono, poi, dati che colpiscono in modo particolarmente negativo: l’85esimo posto per lo Sport e Turismo Natura in un territorio come il nostro, che offre così tante opportunità per l’una e l’altra attività ; il 103esimo posto (su 106 province) per lo Sport Paraolimpico, addirittura peggiore rispetto al precedente 99esimo ; grave anche la perdita di 8 posti nello Sport e Bambini, che ha comportato la discesa dall’ottavo al sedicesimo nazionale e dal primo al secondo regionale.
Troviamo sostanzialmente invariati lo Sport Outdoor, il Basket, lo Sport Femminile, il Tasso di Partecipazione Sportiva oppure un leggerissimo scostamento rispetto ai dati precedenti per gli altri sport individuali come il Ciclismo (-), il Tennis (-), il Rugby (+), l’Atletica (+), i Dirigenti e Tecnici CONI (+) ed i Media per lo Sport (+).
Detto delle note negative, che come si è visto sono molte ed in qualche caso molto gravi, passiamo in rassegna le note positive, che sono poche e poco rilevanti, poiché, visto da dove si partiva, sarebbe stato difficile poter fare peggio: è il caso del netto miglioramento di 21 posizioni per quanto riguarda le Società Dilettanti (dall’83esimo posto al 62esimo), gli Altri Sport di Squadra (eravamo 95esimi ed ora siamo 74esimi), la Formazione per lo Sport, dove abbiamo risalito 30 posizioni, dal 93esimo posto al 63esimo, e 25 negli Sport Invernali (?) dall’80esimo al 55esimo posto.
Infine, riscontriamo i dati migliori in Sport e Storia (siamo al 30esimo posto e prima eravamo al 44esimo), in Sport e Territorio (dal 53esimo al 36esimo) e, dulcis in fundo, nel Calcio Dilettanti, migliorato di 12 posizioni, passando da un già buono 17esimo posto al quinto assoluto tra le province italiane.
Beviamoci sopra …