Parlare di servizi segreti “fa parte della fantasia di chi ne parla e parla di Sistema Arezzo.”. Senza arrivare a pretendere i guanti bianchi, c’è in Consiglio Comunale chi “va avanti con la clava e non con il fioretto”.
E i media hanno la graticola bell’e che pronta, su cui arrostire “noi amministratori, se rinviati a giudizio”.
A momenti ci fa figura migliore l’ex vecchio amico Sergio Staderini, suo avversario giudiziario come novello collaboratore della giustizia nell’inchiesta Coingas-Multiservizi-Estra, dell’immagine affibbiata dal sindaco Ghinelli al consigliere comunale con la clava, alias Francesco Romizi. E, certamente, non tutti i giornalisti locali gradiranno di essere associati all’ immagine della graticola mediatica.
Ma, contenti o scontenti i destinatari, sono queste le opinioni pepate del primo cittadino, dichiarate stamattina, ospite di Radio Fly, durante un Filo Diretto che cade in un giorno in cui il sindaco, innocente fino a prova contraria, è in attesa di avere contezza se sarà rinviato a giudizio, insieme agli altri 10 indagati dalla Procura della Repubblica. Oppure, prosciolto insieme a chi altro.
E che paroline su:
Servizi segreti e fantasia: all’ ex vecchio amico Sergio Staderini, di recente latore in tv della notizia stante la quale fu “attenzionato” dagli 007 e avvicinato di persona dagli agenti dell’intelligence, nella sua veste di presidente di Coingas, il sindaco contrappone (senza mai citare l’ex stretto collaboratore) una teoria semplice, semplice: tutto frutto della fantasia ma se per Sistema Arezzo, chi ne parla intende “il Sistema amministrativo valso alla città di Arezzo un gran cambio di passo, rispetto alla precedente giunta”, allora, anche secondo Ghinelli è lecito parlare di Sistema Arezzo, altrimenti “fa parte della fantasia di chi parla di servizi segreti”.
Consigliere comunale e clava: entra nel mirino Francesco Romizi che diventa il consigliere comunale simbolo (e chissà che non gli faccia piacere, dopotutto) del martellamento a cui le opposizioni, a detta di Ghinelli, sottopongono la giunta comunale, nel “goffo tentativo” di farla deragliare dai gangheri, assestando colpi di clava sulla vicenda giudiziaria delle presunte consulenze d’oro e annessi e connessi. Romizi, in particolare, assurge a simbolo per via di un fuorionda, in cui il neo soprannominato consigliere comunale con la clava si lascia scappare una frase definita dal sindaco stesso una boutade, che suona così: “I problemi di affidabilità della giunta? Tanto ci penserà qualcuno a sistemare questa cosa, nei prossimi mesi”.
A momenti, il sindaco è sembrato volutamente più blando nei confronti dell’ex vecchio amico che verso il suo oppositore in Palazzo Cavallo. Dopotutto la fantasia fa meno male di una clava.
Fantasie volant, colpi di clava manent.
Che sia un inizio per sdrammatizzare e rinsaldare il vecchio sodalizio?
Questa è una mia fantasia e non vorrei che mi arrivi un colpo di clava in capo o da Staderini o da Ghinelli.