Ci voleva questa giunta insipida a far smuovere la sinistra.
Infatti, tra un sindaco che non c’è, sostituito da una sindaca “in pectore”, la città langue priva di prospettive ed identità.
Quelle dirette facebook del sindaco, tre volte la settimana, stanno diventando stantie come una mozzarella scaduta.
Questa giunta “in sonno” sta risvegliando persino una sinistra che dorme da tempo in questa città.
Così, mentre si susseguono polemiche su consigli comunali non convocati, mentre si evita la costituzione di parte civile al processo Coingas, a differenza di altri comuni anche di destra, il malumore di molti consiglieri è sempre più evidente.
E sono i consiglieri più navigati politicamente a fare proposte, perché a volte, i medici sono sicuramente brave persone ma per fare la politica occorre più tenacia.
Intanto domenica 9 maggio, Donella Mattesini annuncia un doppio flash mob, organizzato dalla Conferenza donne democratiche di Arezzo, alle 17,30 in piazza San Jacopo ed alle 18,30 al parco Giotto contro la privatizzazione, tramite costituzione di fondazioni dei servizi sociali ed educativi.
Ricordano che le fondazioni sono soggetti di diritto privato e cedere certi servizi, invece di una integrazione fattiva, è molto pericoloso.
Ma particolarmente innovativa è la proposta di Donato Caporali per valorizzare il parco del Pionta.
Questo luogo è stato per troppo tempo strumentalizzato per creare solo allarme sociale.
Caporali, un po’ incoscientemente, considerando la mentalità corrente, propone di costituirci un centro di recupero della fauna selvatica.
A volte sono proprio le idee più inaspettate che sono realmente concrete e vincenti.
Recuperare quell’area lungo Viale Cittadini che conduce alla palazzina dell’Orologio, dove vi è una struttura attualmente dedicata dall’ASL al servizio veterinario, limitrofa alla stessa vi è una struttura fatiscente e inutilizzata che potrebbe diventare il centro di recupero della fauna selvatica.
Chissà, essendo quella zona tristemente nota per l’attività di spaccio, se gli animali troveranno dosi sparse nel parco.
Insomma, questa città ha bisogno di proposte, di valorizzare la propria identità senza cedere servizi essenziali, e ben vengano iniziative che fanno svegliare la “bella addormentata” (leggi giunta) a Palazzo Cavallo.
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