La situazione dalle ore 14 del giorno 11 alle ore 14 del giorno 12 giugno, relativa al fenomeno della diffusione del COVID-19 evidenzia un nuovo caso nel comune di Terranuova Bracciolini.
Baldaccio, accordo tra Comune e Asl, per la Casa della Salute, un centro con ambulatori e servizi
Ghinelli, D’Urso, Tanti: un risultato importante per Arezzo, una prima tappa decisiva per quel rafforzamento della sanità deciso insieme ormai da tempo
Prende forma la sanità 2.0 della città di Arezzo con una serie di novità e di implementazione dei servizi.
Una delle azioni più significative è l’accordo tra il Comune di Arezzo e la Asl Toscana sud-est che trasforma i locali da sempre inutilizzati del parcheggio Baldaccio in un vero e proprio polo di servizi socio-sanitari dedicati agli aretini. Continua a leggere
I 600 metri quadri infatti saranno divisi in due blocchi: il primo ospiterà il centro prelievi, liberando quindi gli spazi che oggi occupa presso l’ospedale San Donato e potenziandone la ricettività; l’altro blocco ospiterà ambulatori di medicina generale e ambulatori di pediatri di libera scelta dando avvio finalmente alla seconda Casa della Salute di cui Arezzo aveva assolutamente diritto e necessità.
La seconda Casa della Salute così pensata diventa anche un polo sperimentale per la presenza della pediatria, sempre più centrale nella risposta sanitaria e non solo.
Il volto della sanità aretina quindi cambia e cambierà ancora nei prossimi mesi poiché l’operazione Baldaccio si inserisce all’interno di una serie di interventi consistenti che riguardano moltissimi ambiti della sanità aretina e che toccheranno il dipartimento prevenzione, le cure intermedie con un consistente aumento di posti letto tali da raggiungere le 40 unità, l’hospice anch’esso potenziato con il raggiungimento di 12 posti letto a fronte degli attuali 6, passando poi per l’oncologia, l’ortopedia, la chirurgia, l’oculistica, malattie infettive ed ematologia, anch’esse con un potenziamento consistente, insieme a nefrologia, terapia intensiva e una serie di interventi strutturali.
La risposta sanitaria inoltre vedrà il coinvolgimento della sanità privata facendo tuttavia dell’ospedale San Donato il punto cardine di tutta l’offerta, riportando il presidio ospedaliero aretino ad una centralità e preminenza all’interno della Azienda sud-est.
Il patto a tre, stretto in occasione della seconda edizione degli Stati Generali, trova oggi compimento grazie al lavoro di molte persone che hanno reso possibile, nonostante l’emergenza sanitaria nazionale abbia stravolto i programmi e i progetti di tutti, chiudere l’accordo nei tempi che erano stati previsti prima del Covid.
Corse clandestine tra auto e moto sullo Spino in tre rinviati a giudizio
L’inchiesta dei Carabinieri Forestali di Arezzo sfociata nella citazione a giudizio per tre giovani di Rimini che avrebbero effettuato gare clandestine sullo Spino, tra Pieve Santo Stefano e Chiusi della Verna, con moto truccate.
I fatti per i quali i tre verranno processati si riferiscono al 2018.
Da allora gli inquirenti hanno svolto senza soste la prima inchiesta del genere in provincia di Arezzo denominata Fast and Furious dal titolo del film.
Le Fiamme Gialle denunciano falso finanziere
Le Fiamme Gialle della compagnia di San Giovanni Valdarno hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Arezzo un uomo, che si e’ qualificato falsamente come appartenente alla Guardia di Finanza.
Il soggetto, a seguito di una lite con il titolare di un esercizio commerciale montevarchino, scaturita per futili motivi, con pesanti minacce e insulti, ha tentato di danneggiare le strutture aziendali, peraltro, millantando di essere un militare in servizio presso la Guardia di Finanza e paventando controlli e sanzioni.Continua a leggere
I “veri” finanzieri di San Giovanni Valdarno, a seguito di denuncia sporta, da parte dell’imprenditore, vittima delle angherie, ricostruiscono l’accaduto attraverso le telecamere delle aziende e le testimonianze incrociate delle persone informate sui fatti ed i riscontri alle banche dati in uso al corpo confermando quanto lamentato dal denunciante.
Durante la parte più accesa della lite, per far valere le proprie ragioni e dimostrare la propria appartenenza alla guardia di finanza, l’uomo ha esibito un lampeggiante blu, simile a quelli in dotazione alla forze dell’ordine.
Ora, al “falso” finanziere vengono contestati vari reati, tra cui “minaccia” ed “esercizio arbitrario delle proprie ragioni mediante violenza sulle cose”, per quanto attiene alla lite, assieme a “usurpazione di funzioni pubbliche” e “possesso di segni distintivi contraffatti”, per aver ostentato la falsa appartenenza al corpo.
Rubati nella notte due escavatori, ritrovati dai carabinieri a tempo di record
Furto nella notte presso un’azienda che opera nella vendita e noleggio di macchine per il movimento terra.
Approfittando dell’oscurità e dopo aver abbattuto una parte della recinzione metallica, almeno due persone si sono introdotte nel retro della ditta ed hanno portato via un camion con pianale sul quale prima hanno anche caricato due escavatori cingolati con pala.Continua a leggere
Questa mattina l’amara scoperta da parte del titolare dell’impresa che si è subito recato alla Stazione Carabinieri di Lucignano per denunciare l’accaduto.
L’immediata attivazione da parte dei militari delle ricerche e lo sviluppo di tutte le attività d’indagine, anche di carattere tecnico, con il coinvolgimento dei reparti dislocati lungo l’ipotizzata direttrice di fuga ha consentito di individuare i mezzi d’opera sottratti in località Tor Bella Monaca di Roma e di recuperarli grazie al pronto intervento dei militari del Nucleo Operativo Carabinieri di Frascati (Roma).
I mezzi sono stati sequestrati per la successiva restituzione al legittimo proprietario. Sono in corso ulteriori indagini finalizzate ad identificare i responsabili.
(Foto PlayVideo di Jonathan Barillari)
Incidente sull’A1, il padre dei due bambini morti: “Fatemi andare ai funerali”
Emil Ciurar il 30enne, alla guida del minivan che si è schiantato contro un camion fermo in corsia d’emergenza, ha chiesto di poter lasciare gli arresti domiciliari che sta scontando a Napoli.Continua a leggere
Nello schianto sono morti due dei suoi figli, una bimba di 8 mesi e un bambino di 10 anni, e i suoi genitori, di 50 e 52 anni.
Le quattro bare sono partite da Arezzo e arrivate in Romania, fino a Bistrita Nasaud, nel distretto della Transilvania. Erano partiti di lì, il 4 giugno, in otto su una Sharan, diretti a Napoli. Ma poco prima delle 14 del 5 giugno, il conducente, sfiancato dalla stanchezza, è andato dritto su un tir fermo ella piazzola di sosta. Il conducente è rimasto illeso, feriti la moglie, una delle gemelline di 8 mesi e il fratello 14enne di Emil.
L’uomo arrestato per omicidio colposo stradale plurimo, dai domiciliari ha chiesto al giudice di poter partecipare ai funerali dei suoi familiari. Lo riferisce “Il Corriere di Arezzo”.
Il gip del Tribunale di Arezzo, Giulia Soldini, deve dare una risposta.
Le esequie sono state programmate per lunedì 15 giugno in modo da consentire l’eventuale viaggio in Transilvania.
Vasile Cocos, il sindaco della città della famiglia Ciurar (Petru Rares, in Romania, Transilvania), ha espresso il suo cordoglio dopo la strage in autostrada: “Era una famiglia di brave persone, operai stagionali in Italia, siamo sconvolti”.
Minaccia il suicidio, tenta di picchiare la madre, spintona i carabinieri, denunciato
Sono stati i Carabinieri della Stazione di Castelnuovo dei Sabbioni a intervenire per primi per cercare di calmare un disoccupato italiano quarantenne, con diversi precedenti alle spalle, che ha dato in escandescenza, probabilmente dopo aver abusato di sostanze stupefacenti.Continua a leggere
L’uomo ha dapprima avuto un acceso alterco con la madre, e, successivamente, all’arrivo dei militari dell’Arma ha reagito sporgendosi vistosamente dalla finestra dell’abitazione e minacciando di lanciarsi di sotto.
I Carabinieri sono riusciti a farlo desistere dall’intento suicida, inizialmente allontanandosi come l’uomo aveva richiesto: a quel punto, spaventato per la presenza dei militari e temendo di essere arrestato, ha provato a lasciare dall’abitazione ma è stato nuovamente raggiunto dai Carabinieri della pattuglia e dal Comandante di Stazione che, pur non essendo in servizio, nel frattempo aveva raggiunto il luogo, richiamato dai suoi militari.
Nelle operazioni di identificazione, ha iniziato a spintonare i Carabinieri castelnuovesi che, dopo averlo calmato, lo hanno denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.
Dopo le formalità di rito, ritenendo che fosse prevalente l’esigenza di un aiuto medico, i Carabinieri hanno deciso di accompagnarlo presso l’ospedale di Montevarchi per farlo sottoporre a visite specialistiche ed ulteriori accertamenti sanitari.
A Pratovecchio-Stia quintali di rifiuti nel fiume
Serena Stefani (Presidente CB2): “Tante operazioni di pulizia hanno portato alla luce enormi quantità di immondizia e, con esse, la cattiva abitudine dei cittadini che considerano il fiume una sorta di comoda discarica.
Dopo PuliAMO l’Arno (ottobre 2019) e l’operazione “mastrolindo” organizzata dall’Associazione Pescatori Casentinesi (febbraio 2020), l’iniziativa dei volontari di Civitas Pratovecchio-Stia ha confermato il malcostume.Continua a leggere
In poche ore sono stati recuperati quintali di rifiuti di ogni tipo. Abbandonare materiali nell’alveo e lungo le sponde è un fenomeno che può rivelarsi pericoloso perché gli oggetti, a volte di grandi dimensioni, si trasformano in ostacoli capaci di rallentare il regolare deflusso dell’acqua. Di più: sono anche una minaccia per la biodiversità dell’ecosistema fluviale su un’area dove sta crescendo il Contratto di Fiume promosso dal Comune di Pratovecchio Stia, e destinata ad ospitare la zona di pesca a regolamento specifico, che punta a richiamare appassionati da tutto il mondo”.
Sergio Rialti (presidente Civitas): “I giovani di una volta hanno imparato a nuotare nella piscina naturale creata dalla briglia sull’Arno.
L’obiettivo dell’associazione è rendere il tratto di fiume che attraversa il paese fruibile e pulito come era allora”
Neppure il lockdown ha fermato il malcostume di quanti vedono nel corso d’acqua una pattumiera comoda dove abbandonare rifiuti di ogni tipo.
Materiali edili, pezzi legno, oggetti di plastica…. Non ha limiti l’inciviltà venuta a galla insieme all’immondizia recuperata dai volontari di Civitas Pratovecchio Stia sul Lungarno delle Monache.
Altri quintali di spazzatura vanno a sommarsi con quelli raccolti dall’Associazione Pescatori Casentinesi che, nel mese di febbraio, ha ripulito 5 km di sponde, raccogliendo di tutto e di più, compresi mobili, lavandini, stoviglie, plastiche di vario genere, vecchi tablet, bidoni, tubi di ferro e tanto altro ancora, rifiuti che il taglio della vegetazione curato dal Consorzio 2 Alto Valdarno aveva portato alla luce.
A ottobre, la stessa area era stata ripulita con l’operazione puliAMO l’Arno, organizzata dal comune in collaborazione con il Consorzio 2 Alto Valdarno, le associazioni di volontariato e le scuole. Impressionante la densità dei rifiuti recuperati: 1 kg per ogni metro!
A pochi mesi di distanza, ecco le immagini e i dati allarmanti dell’iniziativa realizzata da Civitas.
“E’ un fenomeno pericoloso – spiega Serena Stefani, Presidente del CB2 – perché i materiali abbandonati possono ostacolare il regolare defluire delle acque, aumentando grandemente il rischio idrogeologico; ciò è ancora più grave, perché gran parte del materiale raccolto non è conseguenza della forza della natura nei momenti di piena, ma dell’incuria umana.
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