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venerdì, Marzo 29, 2024
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Andrà tutto bene

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DICIAMO la verità: nessuno immaginava di dover affrontare un periodo simile.

Solo qualche settimana fa si cazzeggiava sul festival di Sanremo, si ironizzava sui candidati a sindaco per le prossime elezioni amministrative; alcuni già programmavano le vacanze per l’agognato periodo estivo, e ad Arezzo si magnificava l’aumento del turismo.

Il libro che la giunta Ghinelli ha presentato proprio in questi giorni ” Il futuro è già qui” ha portato una sfiga pazzesca.
Ora siamo ad affrontare ben altre sfide che riguardano non solo il nostro futuro ma anche il traballante presente.

Dobbiamo riprogrammarci tutti.
Questa battaglia contro la carogna-virus richiede un gioco di squadra a cui forse non siamo abituati.
Occorre rimettere a posto le competenze e le responsabilità che negli ultimi tempi si sono confuse, per avidità o pigrizia.
Bisogna mettere al bando l’ignoranza e l’arroganza che hanno abbassato di molto le difese di una società libera e solidale.

Non è un caso che in questa disgraziata situazione, nonostante gli idioti da tastiera, gli scienziati abbiamo ripreso ad essere un punto di riferimento essenziale per combattere il virus.

I politici non si possono più permettere le loro inutili lotte intestine.
Ma anche la “ggente” deve dimostrare maturità, quella che fino ad oggi, in larghi strati, non è venuta fuori.

La fuga dalla zona rossa di Milano verso il sud, la spiaggia di Boccadasse a Genova affollata all’inverosimile, le file sulle piste da sci dell’Abetone dimostrano che la “ggente” non ha capito niente o è semplicemente menefreghista.
Non stiamo qui a ripetere la litania delle “necessarie” precauzioni per contenere il coronavirus.
Una democrazia ha bisogno di persone consapevoli altrimenti è destinata all’estinzione.

E’ vero, i nemici invisibili sono ben più temibili delle paure a cui siamo stati abituati in questi ultimi anni, perché non sono neri né gialli e non si fermano alzando i muri.

E poi non è facile cambiare le nostre abitudini, ma:

“Per quanto una situazione possa sembrare disperata, c’è sempre una possibilità di soluzione.
Quando tutto attorno è buio non c’è altro da fare che aspettare tranquilli che gli occhi si abituino all’oscurità.”

Non so se ancora è chiaro a tutti, ma dobbiamo evitare in questi giorni di frequentare i luoghi affollati e rispettare tutte le altre indicazioni che ci vengono lanciate con urgenza.

Dobbiamo farlo se vogliamo ritornare a ridere, ad abbracciarci, a prenderci per il culo.

Dobbiamo volerlo tutti insieme perché, a volte, il vero nemico è la mancanza di immaginazione.

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Luciano Petrai
Luciano Petrai
Di professione “curioso”, ha attraversato negli anni ’80 le speranze ecologiste collaborando attivamente con gli Amici della Terra – Italia. Ha cavalcato le delusioni politiche e sociali attraverso una buona dose di auto-ironia e di sarcasmo. Attualmente fa parte della redazione del periodico “Essere” ed esprime note e lazzi in una frequentata pagina facebook . Ed ora l’esperienza ne “L’ortica” per continuare a pungere divertendosi.

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