Sarà forse la curiosità o piuttosto una specie di deformazione professionale, ma abbiamo notato che nella nuova inchiesta per corruzione, che ha scosso gli ambienti politici aretini, c’è un aspetto, che sembra essere stato trascurato da tutti coloro che seguono gli sviluppi delle indagini in corso.
Ci riferiamo allo spostamento dei conti correnti di Arezzo Multiservizi da una banca ad un’altra, che, leggendo le trascrizioni delle registrazioni clandestine di due conversazioni del 5 e 9 agosto 2016, sarebbe stato il modo, con cui Luca Amendola, in cambio della sua nomina ad Amministratore della suddetta società partecipata dal Comune di Arezzo, avrebbe fatto ottenere un prestito di 200mila euro al Consigliere Comunale del centrodestra Roberto “Breda” Bardelli.
La nomina dell’Amendola, che sarebbe stata, diciamo così, “sollecitata” al Sindaco Ghinelli dallo stesso Bardelli e da Lorenzo Roggi, attuale Presidente di Arezzo Casa (ribattezzata Arezzo Casa Pound, stante la sua vicinanza a quella parte politica), in effetti c’è stata, il prestito promesso, invece, no.
E quello spostamento dei conti correnti bancari della società, che, secondo gli inquirenti, sarebbe stato prodromico al prestito, c’è stato o no ?
Tranquilli, c’è stato, c’è stato !!
In data 1 Aprile 2016 Luca Amendola viene nominato dal Sindaco Ghinelli Consigliere di Arezzo Multiservizi s.r.l. e, diciassette giorni dopo, il 18 Aprile 2016, viene promosso dall’Assemblea societaria (in pratica, dallo stesso Sindaco, visto che il Comune di Arezzo detiene il 76% delle quote sociali) al rango di Presidente del Consiglio di Amministrazione.
A quella data i rapporti di conto corrente di Arezzo Multiservizi sono intrattenuti con Banca Etruria e con Credem.
Insediatosi in data 9 Maggio 2016 il nuovo Presidente Luca Amendola, nella successiva riunione del 7 Giugno 2016 viene discusso il punto 6 dell’ordine del giorno, Offerte Commerciali presentate da Istituti Bancari, ed il Consiglio di Amministrazione delibera l’apertura di un conto corrente presso Banca Valdichiana Credito Cooperativo di Chiusi e Montepulciano, talche’, da quel momento in poi e fino ad oggi, i rapporti bancari di Arezzo Multiservizi s.r.l., oltreche’ mantenuti con Ubi Banca, subentrata quale erede della defunta Banca Etruria, vengono affidati anche al suddetto Istituto di credito.
Da quanto sopra esposto, che noi dell’Ortica riportiamo per amore di verità e per dovere di cronaca, ognuno è libero di pensarla come crede, anche alla maniera del Divo Giulio, che diceva: a pensare male si fa peccato, ma qualche volta ci si indovina….