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martedì, Aprile 2, 2024
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Trasporti: risorse aggiuntive per controlli a bordo e nelle stazioni

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La sicurezza a bordo di treni e autobus è una priorità e la Regione Toscana,  investe ulteriori risorse per aumentare il controllo a bordo e nelle stazioni.

Secondo la Polfer in Toscana, da gennaio al 31 agosto di quest’anno, sono stati denunciati 35 episodi di aggressione, fisica o verbale, di cui 32 a bordo dei treni e 3 in stazione. In particolare ci sono stati 15 casi di spintonamenti, strattonamenti e schiaffi, 20 di minacce e oltraggio.

A questi episodi, denunciati, si aggiungono quelli rimasti nell’ombra o situazioni di tensione e disagio che anche se non costituiscono reato possono minare il senso di sicurezza e la serenità del viaggio, creando anche un deterrente all’uso del mezzo pubblico.

E la stessa cosa vale per il servizio di trasporto pubblico locale su gomma, dove si sono registrato numerosi casi di aggressioni, spesso ai danni di conducenti e controllori che hanno riportati ferite e contusioni (l’ultimo dei quali a Bibbiena sabato 14 settembre).

Per dare un segnale chiaro agli utenti del servizio, la Regione ha deciso di incrementare le risorse destinate alla prevenzione dei reati con un investimento di circa 1.400.000 euro per consentire alle aziende di aumentare i servizi di controllo e di ‘tutela’ dell’utenza.

“Un servizio di qualità deve per forza essere anche un servizio in sicurezza – ha detto l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli – per questo abbiamo scelto di confermare la convenzione che permette agli agenti delle forze di pubblica sicurezza di viaggiare gratuitamente sui treni in Toscana.
A patto che si rendano disponibili ad intervenire in caso necessità ed abbiamo inoltre potenziato i servizi di assistenza e sicurezza aziendale di Trenitalia, permettendo l’assunzione di altre 6 ‘pettorine rosse’, cioè addetti ai servizi di assistenza alla clientela, e altre 8 ‘pettorine blu‘, cioè addetti alla sicurezza, che entreranno in servizio sui treni e nelle stazioni toscane”.

“Inoltre per la prima volta – ha aggiunto Ceccarelli – è stato finanziato anche un progetto per la sicurezza sui bus, che prevede anche personale di sicurezza sulle linee segalate come più critiche dagli autisti e dale aziende di trasporto. Queste figure dovranno prevenire situazioni critiche e rischiose per la sicurezza dei passeggeri e del personale.
Ricordiamoci che anche i lavoratori sono spesso oggetto di violenze, aggressioni o intimidazioni e tutto questo non è accettabile.
La Toscana sta investendo molto, andando anche oltre le proprie competenze, per migliorare il trasporto pubblico locale ed anche questi progetti vanno in questa direzione”.

Trasporto su ferro:
Con un investimento di 400.000 euro è stata rinnovata per il 2020 la convenzione sottoscritta dalla Regione con Trenitalia e cinque corpi di pubblica sicurezza toscani (Polizia dello Stato, Carabinieri, Carabinieri Forestali, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria) per consentire agli agenti di pubblica sicurezza il libero accesso sui treni regionali in cambio della loro disponibilità a qualificarsi come membri delle forze dell’ordine ed intervenire in caso di minacce alla sicurezza dei passeggeri o del personale in servizio.

Gli agenti a bordo treno saranno autorizzati ad intervenire non soltanto in caso di reati veri e propri, ma anche in situazioni ‘spiacevoli’ per l’utenza o nel caso qualcuno salga a bordo per chiedere denaro ai passeggeri.
(negli ultimi 2 anni le forze dell’ordine a bordo dei treni grazie alla convenzione con la Regione e Trenitalia sono intrevenute 450 volte).

Gli agenti si attiveranno su richiesta del capotreno o per loro stessa iniziativa (nel caso in cui ne valutino la necessità).
Saranno chiamati anche ad aiutare nell’identificazione dei viaggiatori sprovvisti di biglietto o con titolo di viaggio irregolare e per far scendere dal treno i passeggeri dei quali il personale addetto, per vari motivi, chiederà l’allontanamento.

Per facilitare gli interventi e migliorare la comunicazione tra il capotreno e gli agenti delle forze dell’ordine presenti a bordo, è stata recentemente proposta da Trenitalia l’installazione sugli smartphone dei soggetti coinvolti di una di una App che in caso di bisogno invii velocemente la richiesta di intervento.

Con altri 700.000 euro (350.000 per l’annualità 2019 e 350.000 per il 2020) è stato inoltre varato dalla Regione il progetto ‘MuoversinToscana più sicuri’ (DGR N 844 del 25/06/2019), che estende e potenzia il progetto di Trenitalia ‘Sicurezza e Caring’ visti i buoni risultati ottenuti ed il gradimento da parte dei viaggiatori.

Con le risorse aggiuntive che la Regione trasferirà al gestore del trasporto ferroviario saranno dunque aumentati:
• i punti di assistenza alla clientela (6 addetti in aggiunta agli attuali 17, facilmente individuabili grazie alla pettorina rossa) presso le stazioni ferroviarie di Arezzo, Siena e Grosseto (ed altre a seconda della necessità) oltre a Firenze Santa Maria Novella e Pisa Centrale già interessate dal progetto di Trenitalia;

• le squadre itineranti di addetti alla sicurezza (8 unità, in aggiunta alle 16 già assunte da Trenitalia, individuabili dalle pettorine blu) che saliranno anche a bordo treno e oltre ad assistenza la clientela potranno controllare i biglietti e dissuadere, anche solo con l’azione di presidio, eventuali malintenzionati.

Trasporto su gomma:
Con un investimento di 300.000 euro la Regione sta per avviare un proprio progetto per aumentare la sicurezza e scoraggiare i malintenzionati anche a bordo dei bus.
Così come accade per il trasporto ferroviario, anche in questo caso è essenziale la collaborazione del gestore dl servizio, attualmente One scarl, l’impresa che raccoglie tutte le attuali aziende di trasporto pubblico su gomma in Toscana e che è titolare del contratto-ponte con la Regione Toscana.

Grazie alle nuove risorse destinate dalla Regione, che si vanno a sommare a quelle già patuite per il servizio, il gestore del trasporto finanzierà:

• attività di formazione per il personale viaggiante, finalizzate soprattutto alla gestione di situazioni potenzialmente aggressive ed alla mediazione dei conflitti;
• l’installazione di protezioni e barriere a tutela del posto di guida del posto di guida sugli autobus urbani;
• l’installazione di telecamere a bordo;
• una campagna di sensibilizzazione sulla tutela del viaggiatore a bordo
• il monitoraggio, anche in collaborazione con le forse dell’ordine, delle corse più critiche;
• la presenza a bordo di veri e propri addetti alla vigilanza che, in analogia con il lavoro svolto dalle ‘pettorine blu’ sui treni e nelle stazioni, offriranno assistenza alla clientela e controlleranno che non vi siano situazioni critiche, scoraggiando eventuali malintenzionati.

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