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venerdì, Maggio 2, 2025
HomeProvocazioniMa che ci fanno alla stazione di Arezzo?

Ma che ci fanno alla stazione di Arezzo?

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Un bunker antiatomico?
Un maxi caveau per tutte le banche cittadine?
Un grattacielo al contrario?
No, nessuna di queste cose eppure una parte del piazzale della Stazione di Arezzo è chiuso ormai dai primi giorni di marzo.
Da fuori si sente (e un po’ si vede) un gran lavorio di escavatori e altri macchinari, ma risultati niente.
Se ci si affaccia dalla recinzione si vede solo una gran confusione senza logica apparente.

Il sospetto è che il direttore del cantiere assegni compiti a caso o giù di lì.

A quando lo spostamento del cantiere verso un’altra zona del piazzale della Stazione?

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Pietro Aretino
Pietro Aretino
« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco, che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo, scusandosi col dir: "Non lo conosco"! » (Ironica epigrafe indirizzata all'Aretino da Paolo Giovio[1]) È conosciuto principalmente per alcuni suoi scritti dal contenuto considerato quanto mai licenzioso (almeno per l'epoca), fra cui i conosciutissimi Sonetti lussuriosi. Scrisse anche i Dubbi amorosi e opere di contenuto religioso, tese a farlo apprezzare nell'ambiente cardinalizio che a lungo frequentò.
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