Ha creato polemica la decisione della ASL di limitare l’apertura della guardia medica, ora denominata servizio di continuità assistenziale, dalle 20 alle 22 e non più dalle 20 alle 8 di tutti i giorni lavorativi. E dopo le 22 ci sarà un servizio telefonico, un centralino, che valuterà il grado di necessità richiesto.
Si dice per motivi di sicurezza degli operatori visto che questi centri sono in genere in zone disagiate, e in considerazione dell’aumento della criminalità notturna, dopo alcuni recenti casi avvenuti nel sud.
Ma alcuni dirigenti ci danno una versione diversa. La guardia medica è una invenzione tipica italiana creata negli anni ’80 quando c’era da sistemare una pletora di giovani medici che altrimenti sarebbero stati disoccupati.
In effetti valutando le prestazioni rilasciate da queste guardie mediche si notano alcune criticità.
Può capitare per chi lavora di non essere potuto andare dal medico di base e quindi è giusto poter avere la possibilità di avere un certificato od un consiglio dalle 20 alle 22.
Ma chi va a richiede un certificato di malattia alle 2 di notte?
Chi richiede alle 3 di notte un farmaco necessario alla prosecuzione della terapia la cui interruzione potrebbe aggravare le condizioni della persona?
Se ci sono delle condizioni gravi che mettono in pericolo la salute della persona non c’è già il 118 ed il pronto soccorso?
Non sarebbe più giusto potenziare questi servizi? E per certe prestazioni fornite dal servizio di continuità assistenziale, invece di occupare uffici o stabili dove fino ad oggi il medico di turno si poteva portare anche il pigiamino, tanto i disturbi erano alquanto rari, non sarebbe più concreta e più sicura la presenza medica in qualche farmacia comunale che effettua il turno di notte?.
C’è poi una curiosità che la nostra gola profonda ci svela: non si può essere di turno alla guardia medica se il medico, che già esercita come medico di famiglia, ha un numero di pazienti sopra le 300 persone.
Per questo alcuni, pur di non perdere tale possibilità, evidentemente non troppo stressante, stanno bene attenti a non superare tale limite.
Ed ora fate tutte le polemiche che volete ma la salute è importante ed è giusto cercare di sapere tutti i risvolti, anche quelli più scomodi. Perché spesso chi fa satira non è solo Lercio ed a volte approfondisce più di presunte “giornaliste”.
Le regole del servizio di guardia medica
Guardia medica
Il servizio di continuità assistenziale (guardia medica) garantisce l’assistenza medica di base per i problemi di salute che si verificano nelle ore notturne e nei giorni festivi e prefestivi, al di fuori degli orari di attività del medico di base o del pediatra di libera scelta.
Il servizio era attivo:
dalle ore 20.00 alle ore 8.00 di tutti i giorni lavorativi
dalle ore 8:00 (dalle ore 10:00 per le aree provinciali di Grosseto e Siena) del sabato e di ogni altro giorno prefestivo alle ore 8:00 del giorno successivo
dalle ore 8.00 dei giorni festivi fino alle ore 8.00 del giorno successivo
Quali prestazioni richiedere al servizio di continuità assistenziale
I Medici di continuità assistenziale, nell’ambito della loro responsabilità professionale, valutano di dare la risposta al bisogno espresso tramite consiglio telefonico e/o visita domiciliare. Possono:
effettuare visite domiciliari non differibili
prescrivere farmaci indicati per terapie non differibili, o necessari alla prosecuzione della terapia la cui interruzione potrebbe aggravare le condizioni della persona
rilasciare certificati di malattia in casi di stretta necessità e per un periodo massimo di tre giorni
proporre il ricovero in ospedale
Il servizio erogato dai medici della continuità assistenziale è gratuito per i residenti in Toscana di qualsiasi fascia di età. I cittadini presenti sul territorio regionale ma non residenti sono tenuti alla corresponsione di una quota pari a 15 euro per la visita ambulatoriale e 25 euro per la domiciliare.
N.B. Il medico di continuità assistenziale- guardia medica NON ha funzioni di emergenza-urgenza, che sono garantite esclusivamente dal servizio 118