In questa campagna elettorale se ne sono sentite tante, ma sono sicuro che gli italiani in generale e gli aretini in particolare sappiano capire cosa val la pena di considerare e cosa va ignorato (molto, ma non tutto).
Il dato più eclatante è certamente la capriola da salto mortale fatta dai 5Stelle.
Sono passati dal “uno vale uno” all’uno vale tutti. Gli auspicati ministri che Di Maio presenta in questi giorni un po’ alla volta, in modo da tenere alta l’attenzione sul movimento, li ha scelti lui (parola di Di Maio) inquanto capo politico designato dei grillini.
Con buona pace di tutti, sopratutto di coloro che avevano simpatizzato per i 5Stelle per via della democrazia dal basso…
E i parlamentari? Anche quelli sono scelti in buona parte da un gruppo ristrettissimo, e molti degli eletti alle parlamentarie interne sono risultati farlocchi, incapaci di rispettare le regole che il movimento si è dato.
E Grillo? Prima è quasi scomparso, poi è ricomparso dicendo che il Vaffa… è passato di moda. Insomma: “non siamo più da vaffa, ma di governo…”
Capriole a ripetizione, in attesa di governare l’Italia. Ma l’Italia da soli non potranno governarla, e allora che faranno? Scenderanno a patti col PD o con la Lega? E forse con LEU?
Chissà, sarebbe l’ultimo ribaltamento e l’ingresso a tutti gli effetti tra quelli che chiamavano “loro”, rifiutando qualsiasi contatto.
Può darsi che così facendo guadagnino dei voti, ma di certo ne perdono altri.