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mercoledì, Aprile 3, 2024
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Ammazza c’è Amazon !!!!

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In questi giorni i commercianti di Foiano, con una frase eloquente, ovvero non comprate su Amazon, ma nei negozi fisici, invitavano a tornare a comprare al negozio e non online, sbandierato sui media locali e non.
Peccato che questa cosa sia ormai anacronistica, tanto come chiedere alla gente di non viaggiare in auto, ma di comprare carrozze a cavalli e monocicli.
Molte le ragioni per cui non si torna indietro.
La prima è la scelta; se vado al negozio sotto casa trovo pochissime varianti e modelli del prodotto che mi serve, spesso se lo ordino passano molti giorni, col rischio che poi non arrivi.
Sul web ho praticamente scelta infinita.
Secondo: il prezzo. E potrei fermarmi qui.
Se navigo su Amazon, Ebay, Aliexpress, ecc trovo la stessa cosa al 40, 50, 60 % in meno di prezzo, magari spedito gratuitamente, con la possibilità di reso e la garanzia.
Il negozio, vuoi per necessità, vuoi (in alcuni casi) per furberia, mi vendono la stessa cosa al doppio, al triplo e oltre.
Non possono (o non vogliono) fare diversamente, ma per me acquirente non è un vantaggio.
Terzo: la comodità.
Sul web, stando comodamente a casa, giorno e notte, mi scelgo l’articolo, lo controllo, paragono le offerte, con un click lo compro e in pochi giorni me lo consegnano a casa.
Al negozio magari non c’è il modello, la taglia, devo prendere la macchina perchè il negozio è lontano, l’esercizio è chiuso, ha orari incompatibili con il lavoro, non c’è scelta, ecc ecc.
Senza contare che posso pagare in mille modi con un click (paypal, Postepay, Carta di Credito, ecc).
Nei negozi tradizionali capita che qualcuno non abbia manco il pos per il Bancomat.
Quarto: la cortesia che spesso manca.
Molti (non tutti) i negozianti aretini e/o commessi sono sgarbati, scazzati, maleducati, infastiditi quasi dal fatto che entri nel negozio.
Ti servono superficialmente, distratti oppure ti ignorano proprio.
Chi ha esperienze di shopping potrà confermare che spesso succede, anche negli esercizi considerati “in” in città e provincia.
Lo sfruttamento di corrieri, dipendenti e produttori che forniscono lavoro e merci ai siti web h notorio, certo, ma perchè lo sfruttamento di commesse al nero, o assunte per tre mesi nei negozi (basta informarsi ed emergerebbe uno scenario da incubo) non è forse peggio ?
Il commercio è cambiato, così come sono cambiati i consumatori.

Non siamo più alla bottega di paese con la pasta sfusa nel cartoccio, o il pagamento con i contanti, la scelta su due tipi di articolo.
Qualcuno si è adeguato, si è specializzato in una nicchia con articoli esclusivi e ancora campa più o meno bene.
Per gli altri, o si svegliano, oppure chiuderanno.
Triste ma vero, è il futuro baby.

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Il Burattino
Il Burattino
Giocatore incallito di verbi e parole, iconoclasta e irrispettoso, non si piega e non si spezza, specialmente quando il gioco si fa duro, egli comincia a giocare. Abituato a prendere botte si difende a colpi di mazza, poliglotta e multietnico, è forse il primo immigrato di Arezzo dalle calde terre dell'Africa.

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